Magari l'ho già detto in passato, ma il fatto è che non finirò mai di stupirmi: certo che esiste una giornata davvero per qualsiasi cosa! Oggi ad esempio è la Giornata mondiale delle emoji (World Emoji Day), che sono ormai fondamentali nella comunicazione online, come ben sa chiunque abbia visto fraintendere un suo messaggio perché mancava un'emoji o, se c'era, non era "quella giusta".
Sinceramente non avrei neanche badato a questa ricorrenza se proprio oggi, di ritorno dal lavoro, non avessi ascoltato l'episodio uscito venerdì scorso di Ci vuole una scienza, il podcast di divulgazione scientifica de Il Post condotto da Emanuele Menietti e Beatrice Mautino. Uno degli argomenti trattati riguardava l'Isola di Pasqua che, come ricordato da Menietti, è famosa (anche) per i moai, «quei grandi faccioni in pietra alti fino a 10 metri che spuntano dal terreno» e che «sono talmente famosi da avere perfino un emoji dedicato a loro». Io mi sa che non ci avevo mai fatto caso, ma ho verificato e... esiste davvero! «L'emoji Moai viene utilizzata per simboleggiare la saggezza antica o qualcosa di duraturo. È apprezzata anche per il suo aspetto unico e misterioso. Può suggerire tranquillità, assenza di emozioni, indifferenza, o essere usata per rappresentare uno scherzo fatto con viso impassibile».
Ultimamente la mia emoji prediletta però è questa, anche se non posso usarla quanto vorrei... ;-)
[A proposito di chat WhatsApp, ho trovato simpatico questo short video dei The Jackal]
E niente, ora la pianto di cazzeggiare e vado a letto. A proposito, lo sapevi che anche dire «vado al letto» è corretto? Garantisce Manolo Trinci.
Si vede che ho un disperato bisogno di ferie? ;-)
Nessun commento:
Posta un commento