Questa sera vorrei occuparmi di un trio di artisti in gara a Sanremo 2024; non ne sono mai stata fan, e mi pare improbabile che loro, trionfatori a Sanremo 2015 con Grande amore, faranno il bis, dal momento che sono appena undicesimi nella classifica provvisoria (il favorito per la vittoria finale è Geolier, e dico fin da subito che mi rifiuto di commentare tale eventualità qualora dovesse avverarsi).
Sto parlando del gruppo Il Volo, composto dal trentenne Piero Barone, dal ventinovenne Ignazio Boschetto e dall'abruzzese Gianluca Ginoble, che 29 anni li compirà giusto domani; a mio modesto avviso è il più talentoso dei tre, e potrebbe tranquillamente intraprendere una carriera da solista.
I tre quest'anno presentano il brano Capolavoro, sul cui titolo alcuni hanno ironizzato parlando di immodestia; ma basta dare uno sguardo al testo per capire che tale termine è riferito alla persona amata, non certo alla canzone in sé. Canzone che per quanto mi riguarda ho trovato assai meno stucchevole rispetto a Grande amore. Gli Oblivion ne hanno fatto una breve ma esilarante parodia, la quale sembra alludere al fatto che il pubblico più affezionato de Il Volo sia composto prevalentemente da pensionati. ;-)
Per la serata delle cover di ieri il trio ha compiuto una scelta non certo facile, criticata sia a priori sia a posteriori: Who wants to live forever dei Queen, con l'accompagnamento di Stef Burns, chitarrista di Vasco Rossi (nonché ex marito di Maddalena Corvaglia). Ebbene, pur non essendo – lo ripeto – una fan de Il Volo, il loro mi è sembrato un omaggio rispettoso ed eseguito alla perfezione, a differenza di altre cover di cantanti scomparsi che, come si suol dire, devono aver fatto rivoltare gli interpreti originali nella tomba.
A rendermi i tre (ormai non più tanto) ragazzetti ancora più simpatici è stata questa loro estemporanea performance a Viva Rai2! con Fiorello. Se non capisci il dialetto siciliano, sorry, non aspettarti che sia io a tradurtelo! ;-)
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