L'altro giorno, mentre chiacchieravo col mio compagno, lui mi ha fatto il nome di Maria Fidecaro, che colpevolmente non conoscevo. Ho cercato il suo nome nella Wikipedia italiana, ma ho trovato solo una voce nella versione spagnola e in quella inglese. Riporto qui di seguito la traduzione del testo di quest'ultima, ripromettendomi, non appena avrò tempo di imparare come si fa, di creare la pagina in italiano (finora a Wikipedia ho apportato tutt'al più piccole modifiche).
Maria Fidecaro (1930-2023) è stata una fisica sperimentale italiana specializzata nella fisica delle particelle. Ha trascorso gran parte della sua carriera al CERN, dove dopo il pensionamento ha avuto lo status di membro onorario del personale.
Maria si laureò in Fisica presso l'Università di Roma negli anni '40.
Nel 1954 ottenne una borsa di studio dall'International Federation of University Women per svolgere ricerche presso l'Università di Liverpool. Nel luglio 1955 sposò Giuseppe Fidecaro, collega fisico. Nel 1956 Maria ottenne la borsa di studio del CERN. È stata tra gli scienziati pionieri del CERN sin dalla fondazione dell'istituzione nel 1954.
Ricerca scientifica
Dopo il matrimonio di Maria, lei e Giuseppe effettuarono esperimenti sui pioni. Maria lavorò con una camera a nebbia e Giuseppe con un rilevatore di Cherenkov in vetro al piombo.
Maria e Giuseppe furono anche coinvolti nell'esperimento sui raggi cosmici nelle Alpi italiane subito dopo la guerra. L'esperimento fu svolto a 3.500 metri sulla parete del Cervino, utilizzando un rilevatore di 1 metro quadrato.
Dopo che Maria e Giuseppe si trasferirono a Ginevra, Giuseppe fu assegnato alla Divisione Sincrociclotrone. Il sincrociclotrone fu il primo acceleratore ad essere costruito al CERN nel 1957. Nel frattempo, Maria lavorava a un nuovo metodo per fornire fasci di protoni polarizzati da utilizzare per la collisione di particelle nell'acceleratore.
Nel corso della sua carriera come fisico sperimentale, ha co-firmato quasi 200 pubblicazioni.
La maggior parte della sua ricerca riguarda direttamente gli esperimenti, compresa l'interpretazione delle misurazioni e dei risultati nella ricerca di nuove particelle. Nei primi lavori di Maria negli anni '60, studiò lo scattering dello scambio di carica nucleone-nucleone e registrò dati sui processi elettrodinamici ad alta energia.
Il suo lavoro di ricerca ha affrontato anche il fenomeno dello scattering elastico protone-protone. Negli anni '90, ha studiato la progettazione e il test di un prototipo di calorimetro elettromagnetico per il campionamento di gas ad alta granularità e ha collaborato alla costruzione di un rilevatore di fotoni sensibile alla posizione per l'esperimento CPLEAR. L'esperimento CPLEAR mira a effettuare misure di precisione della violazione di CP, T e CPT dei sistemi di kaoni neutri.
L’altro lavoro di Maria si concentrava sugli aspetti fenomenologici della fisica delle particelle. Ha studiato le simmetrie fondamentali nei sistemi di kaoni neutri. Dalle misurazioni delle interazioni e dei decadimenti dei kaoni neutri, sono state trovate informazioni nuove e dettagliate sull'invarianza CPT nell'evoluzione e nel decadimento temporale. Il nuovo livello di precisione degli esperimenti ha messo in dubbio la validità di alcune ipotesi spesso tacitamente date per scontate nella fisica delle particelle.
Maria è stata anche coinvolta nella ricerca della violazione di CP (violazione della parità di carica) nell'esperimento NA48. Dopo che la teoria della violazione di CP nel decadimento del sistema di kaoni neutri fu confermata sperimentalmente, la scoperta valse il Premio Nobel per la fisica nel 1980 agli scopritori delle teorie, James Cronin e Val Fitch. La scoperta ha svolto un ruolo importante nell’aiutare gli scienziati a spiegare la prevalenza della materia sull’antimateria.
Vita privata
Maria e Giuseppe Fidecaro furono i primi scienziati su un totale di 300-400 dipendenti alla fondazione del CERN. Durante il loro tempo, poche persone potevano fare esperimenti al CERN. Maria iniziò con un gruppo di soli tre scienziati.
La coppia, che fin dall'inizio ha dedicato 60 anni alla ricerca al CERN, era vista come una memoria vivente dell'istituto.
Questa donna se la merita una pagina Wikipedia nella sua lingua madre, no? :-) (Da notare che il marito Giuseppe non sembra averne neanche una) Non sono sicura che sia il caso di crearla io, la pagina Wikipedia... L'argomento è molto specialistico e io ne so davvero poco, quindi rischierei di pubblicare clamorosi strafalcioni. Che qualche bravo wikipediano potrebbe correggere, certo... :-)
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