L'altroieri una mia "facciamica" ha mostrato con un certo orgoglio la foto della matita appena ricevuta in regalo: roba di qualità, non proprio da quattro soldi. Poiché sta imparando il russo, ha rimarcato che matita nell'idioma slavo si dice карандаш, da leggersi carandasch: impossibile non notare l'assonanza con Caran d'Ache, denominazione di un'azienda svizzera che produce cancelleria.
Coincidenza? Non esattamente. L'azienda si chiama così in onore di Emmanuel Poiré, noto disegnatore francese di satira politica, il quale scelse lo pseudonimo Caran d'Ache ispirandosi al turco karandáš, che significa appunto matita e da cui deriva il termine russo. A quanto pare in effetti "caran d'ache" in francese non significa nulla: mentre ache è un termine botanico, la parola caran non mi risulta da nessuna parte.
E nient, volevo condividere questa curiosità probabilmente assai poco utile – a meno che tu non partecipi a un quiz televisivo e te la ritrovi sotto forma di domanda ;-) – ma sfiziosa!
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