Oggi mi sono messa a smaltire un cumulo di post e articoli rimasti in paziente attesa che trovassi del tempo da dedicare loro. Qualcosa l'ho cestinato dopo poche righe, a dire il vero... ma non è stato questo il caso dell'articolo David Bowie's most poignant quotes: Ageing doesn’t faze me - it’s death that’s a drag (Le citazioni più sagaci di David Bowie: invecchiare non mi turba, è la morte che è una seccatura) pubblicato su The Mirror l'11 gennaio 2016, all'indomani della scomparsa della star britannica. (Ma io l'ho aggiunto ai Segnalibri in un momento molto successivo!)
Ecco le parole con cui l'autrice Clare Fitzsimons ha aperto l'articolo.
Le parole di saggezza di David Bowie non erano solo nei testi delle sue canzoni: i suoi pensieri sulla vita e sulla morte erano incredibilmente sagaci.
Dal creatore di hit degli anni '60 al gigante del glam degli anni '70 fino alla popstar degli anni '80, David Bowie reinventava costantemente se stesso.
E nonostante i suoi personaggi "extraterrestri" come Ziggy Stardust, come uomo ha sempre tenuto i piedi per terra.
Ecco alcuni dei suoi più grandi commenti sui temi della vita e della morte e sulle questioni di cuore.
[Le citazioni le ho tradotte e riportate tutte, pure quelle che non mi sono sembrate così degne di nota]
Trai il meglio da ogni momento. Noi non ci stiamo evolvendo. Non stiamo andando da nessuna parte.
Il sostituto degli umanisti per la religione: lavora sodo e in qualche modo o ti salverai o sarai immortale. Certo, è uno scherzo totale, e i nostri progressi non sono niente.
Man mano che si invecchia, le domande si riducono a circa due o tre. Per quanto tempo? E cosa devo fare con il tempo che mi resta?
Il motivo per cui non vuoi prendere un impegno non è che sei una persona così libera e avventurosa, è perché hai una paura f***uta di diventare come tua madre e tuo padre.
Sono molto a mio agio, e mi piace. Non avevo mai pensato che sarei stato un tipo così orientato alla famiglia; non pensavo facesse parte della mia indole. Ma qualcuno ha detto che invecchiando diventi la persona che avresti sempre dovuto essere, e sento che sta succedendo anche a me. Sono piuttosto sorpreso di chi sono, perché in realtà sono come mio padre.
Da adolescente ero terribilmente timido, chiuso. Non avevo davvero il coraggio di cantare le mie canzoni sul palco, e nessun altro le cantava. Ho deciso di farlo sotto mentite spoglie, in modo da non dover effettivamente affrontare l'umiliazione di salire sul palco ed essere me stesso.
Forse anch'io sono pazzo – succede nella mia famiglia – ma ho sempre avuto un bisogno repellente di essere qualcosa di più che umano. Mi sentivo molto debole come essere umano. Ho pensato «Fan***o. Voglio essere sovrumano».
Penseresti che una rockstar sposata con una top model sarebbe una delle cose più belle del mondo. Lo è.
Gli unici tipi di droghe che uso sono quelli che mi fanno lavorare per periodi di tempo più lunghi. Non sono stato coinvolto in nulla di pesante dal '68. Allora ebbi uno sciocco flirt con l'eroina, ma fu solo per il mistero e l'enigma di provarla.
Non mi sono mai piaciute per niente. Mi piacciono le droghe veloci. L'ho detto molte volte. Odio cadere, non riuscire a stare in piedi e cose del genere. Sembra una tale perdita di tempo. Odio i bassi e le droghe lente come l'erba. Odio dormire. Preferirei di gran lunga stare sveglio, solo a lavorare, tutto il tempo. Mi fa così arrabbiare che non possiamo fare niente per il sonno o il comune raffreddore.
La fama in sé... non ti offre niente di più di un buon posto in un ristorante.
Sono sempre stupito che le persone prendano sul serio quello che dico. Io non prendo sul serio nemmeno quello che sono.
Sono giunto alla conclusione che non ho assolutamente idea di cosa sto facendo la metà del tempo.
Avevo davvero fame di sperimentare tutto quello che la vita aveva da offrire, dalla fumeria d'oppio a qualsiasi cosa. E penso di aver fatto praticamente tutto quello che è possibile fare.
La verità ovviamente è che non c'è nessun viaggio. Arriviamo e partiamo tutti nello stesso momento.
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