Scontro tra "titani"

Nei giorni scorsi sui social si è discusso parecchio di un battibecco avvenuto su Twitter fra il maestro del brivido Stephen King e J.K. Rowling, autrice della saga fantasy di Harry Potter. Andrew Michael l'ha riassunto su Facebook con le parole «Una commedia in tre atti» (anche se a mio parere non è che ci fosse granché da sorridere), condividendo i tre screenshot salienti.
Dapprima JKR ha twittato

 

Ho sempre venerato Stephen King, ma oggi il mio amore ha raggiunto – forse non i livelli di Annie Wilkes [l'antagonista del celebre thriller Misery, NdC] – ma nuove vette.È molto più facile per gli uomini ignorare le preoccupazioni delle donne o sminuirle, ma non dimenticherò mai gli uomini che hanno preso posizione pur non avendone bisogno. Grazie, Stephen.

La Rowling si riferiva probabilmente al fatto che King avesse retwittato un suo tweet.

Andrea Dworkin [saggista statunitense teorica del femminismo radicale, NdC] ha scritto: «Gli uomini spesso reagiscono alle parole delle donne – dette e scritte – come se fossero atti di violenza; a volte gli uomini reagiscono alle parole delle donne con violenza». Non è detestabile per le donne parlare delle proprie esperienze, né meritano vergogna per averlo fatto.

Nella discussione che ne è scaturita su Twitter, qualcuno deve aver chiesto a Stephen King quale fosse la sua opinione riguardo alle trans, se si potessero considerare donne a tutti gli effetti, e la sua risposta è stata lapidaria: «Sì. Le donne trans sono donne».

 

Ed ecco che la Rowling ha fatto sparire il tweet in cui elogiava Stephen King. E pare che abbia anche smesso di seguirlo. Una reazione ridicolmente infantile.

Il fatto è che negli ultimi tempi la Rowling ha espresso posizioni a dir poco retrograde nei confronti delle persone transgender. Per me che sono stata un'avida esploratrice dell'universo magico di Hogwarts, aperto a tutte le forme di diversità, venire a conoscenza di questo "lato oscuro" della sua ideatrice è stata una cocente delusione.