domenica 9 febbraio 2020

Una vittoria meritatissima

Solo poche parole sulla settantesima edizione del Festival di Sanremo che si è conclusa ieri sera... o meglio, stanotte verso le due e mezza! A differenza delle serate precedenti – sapete, cari i miei Amadeus e Fiorello, c'è gente che la mattina deve alzarsi presto per andare a lavorare ;-) – la finale l'ho seguita per intero, anche se ho trovato parecchio irritante il fatto che sia trascorsa almeno un'ora – infarcita da ogni sorta di riempitivi uno più superfluo dell'altro – fra la chiusura del televoto ristretto ai tre finalisti (Diodato, Francesco Gabbani e i Pinguini Tattici Nucleari) e la proclamazione del vincitore... ma ne è valsa la pena, perché ho potuto vedere premiato l'artista che mi era piaciuto di più, oltre alla straordinaria Tosca, classificatasi sesta, e a Levante, dodicesima: Diodato, appunto.
Quando ho ascoltato per la prima volta Fai rumore martedì sera, sono rimasta a bocca aperta: musica "sanremese" nel senso migliore del termine, testo (che riporto alla fine del post) delicato e romantico senza essere melenso, grande voce e interpretazione. E pazienza se, come teme qualcuno, nel caso in cui all'Eurovision Song Contest 2020 dovesse prendere parte lui l'Italia avrà pochissime chance di vittoria: chi dovrebbe gareggiare al suo posto? Forse Achille Lauro, eccellente performer con tante cose da dire, ma sul piano vocale e musicale... lasciamo perdere!?



Ammetto che, pur essendo un'inguaribile "sanremofila", non ricordavo quasi per niente le due precedenti partecipazioni di Diodato a Sanremo: nel 2014 con Babilonia (nella sezione Nuove Proposte), e nel 2018 con Adesso (tra i Campioni, in coppia con Roy Paci). Ma dopo aver ascoltato questa sua cover di Amore che vieni, amore che vai del grande Fabrizio De André, non vedo l'ora di recuperare TUTTA la sua discografia! (Su Il Post trovi un riepilogo della sua carriera)
Ecco infine il testo di Fai rumore.
Sai che cosa penso
Che non dovrei pensare
Che se poi penso sono un animale
E se ti penso tu sei un'anima
Ma forse è questo temporale
Che mi porta da te
E lo so, non dovrei farmi trovare
Senza un ombrello anche se
Ho capito che
Per quanto fugga
Torno sempre a te
Che fai rumore, qui
E non lo so se mi fa bene
Se il tuo rumore mi conviene
Ma fai rumore, sì
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
Tra me e te
E me ne vado in giro senza parlare
Senza un posto a cui arrivare
Consumo le mie scarpe
E forse le mie scarpe
Sanno bene dove andare
Che mi ritrovo negli stessi posti
Proprio quei posti che dovevo evitare
E faccio finta di non ricordare
E faccio finta di dimenticare
Ma capisco che
Per quanto fugga
Torno sempre a te
Che fai rumore, qui
E non lo so se mi fa bene
Se il tuo rumore mi conviene
Ma fai rumore, sì
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
Tra me e te
Ma fai rumore, sì
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
E non ne voglio fare a meno oramai
Di quel bellissimo rumore che fai

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