venerdì 29 novembre 2019

Il lusso di avere il ciclo

Della proposta di abbassare l'IVA sugli assorbenti igienici, che secondo me vanno considerati un bene di prima necessità e incidono in misura non trascurabile sulla spesa mensile di noi donne in età fertile, si discuteva da tempo... e finalmente è stato raggiunto un primo risultato: l'aliquota è stata ridotta dall'attuale 22% al 5%. Però solo sugli assorbenti compostabili e biodegradabili, che sono un prodotto di nicchia per giunta più costoso degli altri... non certo su quelli che uso io da sempre e che sembrano alquanto "plasticosi". Di passare alla coppetta mestruale (qui un video che mostra come si usa) o alla scomodità degli assorbenti lavabili, gli ambientalisti mi perdoneranno, ma non ne ho nessuna intenzione.
Ecco alcuni link che ho raccolto nel corso del tempo sull'argomento:
  • un articolo pubblicato da Open qualche mese fa;
  • un video condiviso da Giuditta Pini per mostrare che, all'epoca del governo precedente, Lega e M5S erano contro l'abbassamento dell'IVA sugli assorbenti per proteggere l'ambiente (vedere un uomo che pretende di spiegare alle donne in che modo devono curare la propria igiene non è irritante... di più!!!);
  • un post di Fabio Salamida che citava un articolo ignobile su Laura Boldrini, rea di "pretendere sconti sugli assorbenti" (l'autore, ovviamente è un maschio);
  • un video solo in apparenza satirico che mostra come sarebbe il mondo se gli uomini avessero il ciclo.
A proposito di IVA... poiché sugli scontrini rilasciati dal supermercato dove faccio la spesa io – ma probabilmente anche da molti altri – sono riportate le aliquote associate a ciascun prodotto, mi sono messa a spulciarli, scoprendo cose interessanti e a tratti inaspettate.
  • L'aliquota del 4%, quella più bassa possibile, è applicata ai generi alimentari di prima necessità: frutta e verdura fresche (mentre l'IVA sui famigerati sacchetti compostabili nei quali vanno confezionate è al 22%), frutta secca, verdure surgelate, latte, formaggi e latticini, olio, pasta, riso, pane e derivati (piadine e cracker compresi).
  • Ci sono poi le piante aromatiche come basilico e rosmarino, tassate al 5%.
  • Passando all'aliquota del 10%, troviamo cibi pronti da cuocere freschi (pasta ripiena, fettine di carne, hamburger, cotolette...) e surgelati (dalle pizze ai bastoncini di pesce), sughi, affettati e insaccati, yogurt, zucchero, biscotti, merendine e dolciumi vari, snack salati, spezie, verdure sott'olio e sotto sale, olive denocciolate (mentre quelle intere sono tassate al 4%), succhi di frutta (ma solo alcuni, mentre la maggior parte sono inspiegabilmente tassati al 22%).
  • Infine, nella fascia dei "beni di lusso" con aliquota al 22% abbiamo l'acqua minerale (eccerto, per amor di sostenibilità devi per forza bere quella del rubinetto, anche se fa schifo), bibite gassate, alcolici, caffè, tè e tisane, ma soprattutto tutti i prodotti per la cura della casa e della persona: detersivi, carta igienica e da cucina, sapone, shampoo, dentifricio, deodorante... e chi più ne ha più ne metta.
Ora io sono d'accordo che sia sacrosanto pretendere l'IVA agevolata su tutti gli assorbenti perché, come ho già detto, non sono certo un optional e il loro acquisto pesa non poco sul budget di noi donne... ma che sul sapone debba gravare la stessa aliquota che è applicata ai cosmetici, nun me sta bene che no! (cit. Simone di Torre Maura)

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