venerdì 15 novembre 2019

Mi sa che preferisco i Vangeli

Quest'oggi condivido la traduzione della parte finale dell'articolo Top 10 worst Bible passages (I 10 peggiori brani della Bibbia) pubblicato 10 anni fa sul sito del Telegraph, che mi è capitato di leggere recentemente. La classifica è stata compilata dai lettori del sito cristiano umoristico shipoffools.com. Simon Jenkins, editor del sito, ha affermato che l'idea alla base del sondaggio è stata quella di far riflettere le persone sui pericoli di citare selettivamente dalla Bibbia. Come puoi notare dai link, i versetti non li ho tradotti usando Google Translatehm, avvalendomi del mio talento naturale come traduttrice, ma li ho presi pari pari dal sito www.bibbia.net.
  1. Il consiglio di San Paolo sul fatto che alle donne sia consentito insegnare agli uomini in chiesa: «Non permetto alla donna di insegnare né di dominare sull'uomo; rimanga piuttosto in atteggiamento tranquillo» (Prima lettera a Timoteo, 2:12).
  2. In questo versetto Samuele, uno dei primi capi di Israele, ordina un genocidio contro un popolo vicino: «Va', dunque, e colpisci Amalèk, e vota allo sterminio quanto gli appartiene; non risparmiarlo, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini» (Primo libro di Samuele, 15:3).
  3. Un ordine di Mosè: «Non lascerai vivere colei che pratica la magia» (Esodo, 22:17).
  4. La fine del Salmo 137, che è stato trasformato in una hit calypso da discoteca da Boney M, viene spesso omessa dalle letture in chiesa: «Figlia di Babilonia devastatrice, beato chi ti renderà quanto ci hai fatto. / Beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sfracellerà contro la pietra» (Salmo 137, 8-9).
  5. Un'altra storia raccapricciante dal Libro dei Giudici, in cui un israelita viene intrappolato in una casa da una folla ostile e manda la sua concubina per placarli: «Ma quegli uomini non vollero ascoltarlo. Allora il levita afferrò la sua concubina e la portò fuori da loro. Essi la presero e la violentarono tutta la notte fino al mattino; la lasciarono andare allo spuntar dell'alba. Quella donna sul far del mattino venne a cadere all'ingresso della casa dell'uomo presso il quale stava il suo padrone, e là restò finché fu giorno chiaro. Il suo padrone si alzò alla mattina, aprì la porta della casa e uscì per continuare il suo viaggio, ed ecco che la donna, la sua concubina, giaceva distesa all'ingresso della casa, con le mani sulla soglia. Le disse: "Àlzati, dobbiamo partire!". Ma non ebbe risposta. Allora il marito la caricò sull'asino e partì per tornare alla sua abitazione» (Giudici, 19:25-28).
  6. San Paolo condanna l'omosessualità nel capitolo iniziale della Lettera ai Romani: «Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento» (Lettera ai Romani, 1:27).
  7. In questa storia tratta dal Libro dei Giudici un capo israelita, Iefte, fa avventatamente un voto a Dio, che deve essere rispettato: «Iefte fece voto al Signore e disse: "Se tu consegni nelle mie mani gli Ammoniti, chiunque uscirà per primo dalle porte di casa mia per venirmi incontro, quando tornerò vittorioso dagli Ammoniti, sarà per il Signore e io lo offrirò in olocausto". Quindi Iefte raggiunse gli Ammoniti per combatterli e il Signore li consegnò nelle sue mani. Egli li sconfisse da Aroèr fin verso Minnit, prendendo loro venti città, e fino ad Abel-Cheramìm. Così gli Ammoniti furono umiliati davanti agli Israeliti. Poi Iefte tornò a Mispa, a casa sua; ed ecco uscirgli incontro la figlia, con tamburelli e danze. Era l'unica figlia: non aveva altri figli né altre figlie. Appena la vide, si stracciò le vesti e disse: "Figlia mia, tu mi hai rovinato! Anche tu sei con quelli che mi hanno reso infelice! Io ho dato la mia parola al Signore e non posso ritirarmi"» (Giudici, 11:30-35).
  8. Il Signore parla ad Abramo e gli ordina di sacrificare suo figlio: «Riprese: "Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va' nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò"» (Genesi, 22:2).
  9. «Nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore» (Lettera agli Efesini, 5:21-22).
  10. «Domestici, state sottomessi con profondo rispetto ai vostri padroni, non solo a quelli buoni e miti, ma anche a quelli prepotenti» (Prima lettera di Pietro, 2:18).

4 commenti:

  1. Dal libro Perché non possiamo essere cristiani, di Piergiorgio Odifreddi: "Se la Bibbia fosse un'opera ispirata da un Dio, non dovrebbe essere corretta, coerente, veritiera, intelligente, giusta e bella? E come mai trabocca invece di assurdità scientifiche, contraddizioni logiche, falsità storiche, crudeltà, sciocchezze umane, perversioni etiche e bruttezze letterarie?"

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    1. Odifreddi lo apprezzo moltissimo quando si occupa del suo specifico ambito di competenza, la matematica che io adoro, ma quando dice la sua sulla religione lo trovo piuttosto sgradevole. Non tanto per le argomentazioni che usa o per le cose che dice, ma per come le dice. Sarà un mio limite, me ne rendo conto... Eppure non sono certo una cattolica esemplare! (Pur reputandomi, modestia a parte, una cristiana migliore rispetto a certi politici che ostentano simboli religiosi durante i comizi)

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  2. Non vedo perché debba essere un limite il fatto che non ti piaccia il modo in cui Odifreddi dice le cose. Molto semplicemente, non ti piace. Dove sarebbe il limite? ;)

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    1. Nel fatto che mi pone in un atteggiamento sfavorevole tale da non incoraggiarmi ad ascoltare e recepire ciò che di valido potrebbe comunicarmi. :-)

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