mercoledì 20 novembre 2019

La sinistra riparta da Ezio GreggiOH WAIT

È da ieri che ne parlano tutti, e anch'io non potevo certo esimermi. Giorni fa il comune di Biella – seguendo ahimè il pessimo esempio della mia città di provenienza, Pescara – ha negato la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell'Olocausto, con la scusa che non aveva fatto nulla di particolare per Biella. Giusto una settimana dopo, con un infelice tempismo tale da rendere impossibile non sospettare che si sia voluto dare uno schiaffo morale agli antifascisti, il sindaco dello stesso comune, il leghista Claudio Corradino, ha deciso di concedere il riconoscimento al comico Ezio Greggio, nato a Cossato – che adesso in effetti si trova in provincia di Biella – quando ancora faceva parte della provincia di Vercelli. Ecco le motivazioni della decisione.
Si conferisce a Ezio Greggio il titolo di Cittadino Onorario per la popolarità televisiva come conduttore, giornalista, attore e regista; per il suo costante impegno attraverso l’associazione “Ezio Greggio per i bambini prematuri”; per aver contribuito a diffondere in Italia e nel mondo il nome di Biella.
E in effetti, come racconta Lorenzo Tosa, Greggio è degno della massima stima per il suo impegno – del quale finora ero del tutto all'oscuro – a favore dei bimbi prematuri, preso oltre vent'anni fa, dopo aver vissuto in prima persona il terribile rischio di perdere il suo figlioletto neonato.
Ma Ezio Greggio ha rifiutato con gentile fermezza il conferimento, adducendo una motivazione encomiabile.
Il mio rispetto nei confronti della senatrice Liliana Segre, per tutto ciò che rappresenta, per la storia, i ricordi e il valore della memoria, mi spingono a fare un passo indietro e non poter accettare questa onorificenza che il Comune di Biella aveva pensato per me. Non è una scelta contro nessuno ma una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento.
E alla fine il sindaco, per quanto un po' maldestramente, si è scusato dandosi pure del cretino; bisogna riconoscere che non è da tutti.
P.S.: Il titolo del post allude al fatto che Greggio in fondo non sarebbe granché credibile come leader della sinistra, non avendo mai nascosto la propria fede berlusconiana fin dai tempi della discesa in campo del suo datore di lavoro...

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