domenica 13 maggio 2018

Ce ne libereremo mai?

Ieri come un fulmine a ciel sereno – si fa per dire – è arrivata, a complicare ulteriormente una situazione politica già abbastanza incasinata, la notizia della riabilitazione di Silvio Berlusconi. «Ah, perché, era stato disabilitato?», verrebbe da chiedersi. La domanda è più che lecita dal momento che, nonostante non fosse candidabile per effetto della legge Severino, ce lo ritrovavamo lo stesso in ogni dove... Figuriamoci adesso che è di nuovo eleggibile, ed esiste la possibilità non troppo remota che torni in Parlamento già nella corrente legislatura, sempre che questa duri.
Riguardo alla riabilitazione, io che di diritto sono abbastanza digiuna ho letto due opinioni entrambe condivisibili anche se discordanti da parte di due uomini di legge: prima il professor Guido Saraceni, docente di Filosofia del Diritto e Informatica Giuridica presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Teramo...
Un uomo con cinque processi in corso, tra cui ci sono anche gravissime e fondate accuse, viene “riabilitato” in ragione della “buona condotta” tenuta negli ultimi tre anni.
Spiegatemi con quale faccia io lunedì dovrei tornare dai miei studenti a parlare di diritto e giustizia. In questo Paese l’unica legge valida è la legge del più forte.
... e poi Daniele Minotti, avvocato penalista.
Avviso ai naviganti. Piaccia o no, nella nostra Costituzione (quella che a dicembre conoscevate tutti) esiste un articolo 3 che fissa il principio di eguaglianza. Dunque, se la riablitazione vale per l'ultimo dei poveretti sorpreso a rubare al supermercato per fame, vale anche per Berlusconi. E' un ragionamento, paradossalmente, a termini invertiti, ma nulla cambia
Intendiamoci, non è che le due opinioni si contraddicano tra loro: semplicemente invitano ad osservare la questione da punti di vista differenti. Per quanto mi riguarda, comunque, il mio stato d'animo in proposito è più affine a quello del professor Saraceni. In effetti ho sempre pensato che l'ascesa di Berlusconi in politica fosse qualcosa di sommamente deleterio per il nostro Paese; questo finché non si è concretizzato lo spettro di un governo Lega-M5S, che mi sembra il peggio del peggio. Attendo gli sviluppi con preoccupazione... e niente pop-corn: qui c'è da perdere l'appetito, altroché!
[Il meme che apre il post è tratto da Facciabuco.com]

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