lunedì 22 gennaio 2018

Tutti pazzi per Internet

Il post di oggi altro non è che la traduzione, corredata da qualche link esplicativo, dell'articolo 42 Interconnected Facts about the Internet (42 fatti interconnessi su Internet) pubblicato su Factinate, che ho trovato piuttosto interessante... e mi auguro che sarai almeno in parte d'accordo con me! :-)
La Cina ha delle comunità di recupero con l'unico scopo di curare coloro che sono dipendenti dalla navigazione in Internet. Non far finta che la cosa non ti riguardi.
Ogni giorno 30mila siti Web sono vittime di un attacco hacker. Anche se la maggior parte di questi hacker si limita a giocare delle semplici burle come nascondere uno scherzo nel sito o riordinare le voci dei menu, alcuni hanno intenzioni molto cattive come rubare i dati degli utenti o i numeri delle carte di credito. Assicurati che il tuo antivirus sia aggiornato!
C'è un servizio Internet ad alta velocità sulla via che conduce sul Monte Everest. Questo affinché gli scalatori possano ricevere aggiornamenti costanti sulle condizioni meteorologiche. Adesso non devi più aspettare di tornare dalla cima per impostare quel selfie da urlo come immagine del profilo.
La maggior parte del traffico Internet non è generata da esseri umani, ma da bot come Google, e dal malware. Ecco perché i siti Web hanno sempre quelle caselle «Non sono un robot» da spuntare.
Quando il Montenegro è diventato indipendente dall'ex Jugoslavia, il suo dominio Internet è passato da .yu a .me. Che cosa carina! [Hai notato il gioco di parole da yuyou, tu – a me? NdC]
Il 15% degli americani adulti non usa Internet. Nessuna app, niente Netflix, nessuna e-mail, niente Angry Birds, niente di niente. Oh beh, non sanno cosa si perdono.
Un americano su dieci pensa che l'HTML, il linguaggio di programmazione usato per costruire le pagine Web, sia una malattia sessualmente trasmissibile. Stiamo facendo la nostra parte per spargere il verbo, quindi sei il benvenuto.
La prima webcam è stata creata a Cambridge per controllare lo stato di un recipiente per il caffè, situata vicino a un laboratorio informatico. Chiunque sulla rete poteva controllare se il recipiente conteneva del caffè prima di andare a prenderne una tazza. La webcam è andata in pensione nel 2001 dopo aver conquistato una certa notorietà su Internet.
Gli psicologi hanno esaminato i troll di Internet e hanno scoperto che sono «narcisisti, psicopatici e sadici». Adesso tutto inizia ad avere un senso.
Le Filippine hanno la velocità di Internet più bassa nell'intera regione del sud-est asiatico, con una velocità media di download pari a 3,54 Mbps. Questo non sembra nemmeno così lento finché non ci si rende conto che la Corea del Sud scarica a 26 Mbps, quasi quattro volte la media mondiale di 7 Mbps.
Nel 2014 l'ideatore del filtro antiporno su Internet nel Regno Unito è stato arrestato per reati di pornografia infantile. Sono sempre le persone più virtuose ad avere più cose da nascondere.
La Cina ha più persone che usano Internet mediante dispositivi mobili che su PC. Questo ha senso, dal momento che ora i dispositivi mobili non sono nient'altro che piccoli computer portatili touch screen.
Ogni minuto si spediscono circa 204 milioni di e-mail, di cui oltre il 70% sono spam. Questo deve significare che almeno in parte lo spam funziona. Per favore, fai la tua parte e di' ai tuoi nonni che non ricevono e-mail da veri principi nigeriani.
Si stima che circa 200 miliardi di e-mail e 3 miliardi di ricerche su Google dovrebbero aspettare se Internet si fermasse per un giorno.
Gangnam Style di PSY è stato il video più visto di tutti i tempi con oltre 2 miliardi e 840 milioni di visualizzazioni. Recentemente è stato battuto dal brano Despacito di Luis Fonsi, che vanta il sorprendente numero di 3,48 miliardi di visualizzazioni, destinate ad aumentare. Questo è l'equivalente di quasi metà della popolazione mondiale che ha guardato quel video.
Il primo tweet è stato fatto il 21 marzo 2006 da Jack Dorsey. Il primo video ad essere caricato su YouTube, da Jawed Karim alle 8:27 di sera di sabato 23 aprile 2005, è stato Me at the zoo.
Hai sentito il termine "surfing" (navigare) su Internet, giusto? Bene, esso è nato nel 1992, per gentile concessione di una bibliotecaria newyorkese di nome Jean Armour Polly. Anche adesso il termine viene usato piuttosto spesso, ma pure altre parole come "browsing" (sfogliare) sono divenute di uso comune.
Il primo sito Web al mondo è ancora vivo e vegeto. Non è affascinante nemmeno un po', perché tutto ciò che contiene è testo e collegamenti ipertestuali, ma il fatto che sia ancora funzionante è piuttosto figo.
Internet ha oramai più di 10mila giorni. Se vuoi tenere una traccia esatta del contatore, puoi sempre visitare howoldistheinter.net e apprezzare il fatto che da tutto questo tempo hai accesso ad informazioni gratuite ovunque e in qualunque luogo.
L'inventore del moderno World Wide Web Tim Berners-Lee è stato nominato cavaliere dalla regina Elisabetta.
Si prevede che entro il 2020 saranno connessi a Internet circa 40 miliardi di aggeggi.
Gli incontri online originariamente avevano associata una brutta nomea. Chiaramente questo è cambiato perché, secondo le ultime statistiche, i servizi di incontri online generano circa 1 miliardo di dollari ogni anno, e si stima che circa il 19% delle coppie nel mondo si sia formato grazie a Internet.
Le pagine che cerchi sono soltanto una minuscola percentuale di Internet, e vengono spesso chiamate Surface Web. La parte rimanente è chiamata Deep Web, ed è molto più grande del Surface Web. Per accedere al Deep Web non puoi nemmeno utilizzare un normale browser come Google Chrome o Firefox: avrai bisogno di qualcosa conosciuto come Tor. Fai attenzione però, perché ci si trovano un bel po' di cose strane.
Nel 2010 la Finlandia è divenuta il primo Paese a rendere l'accesso a Internet un diritto legale.
Quasi la metà di tutti gli utenti di Internet hanno degli account Facebook. Questo vuol dire oltre un miliardo di immagini del profilo, e ancora più aggiornamenti di stato!
Ogni minuto ci sono 72 ore di contenuti video che vengono caricati su YouTube. Immagina quanta memoria ci vuole per contenere tutti quei dati.
Internet ci ha messo soltanto tre anni per raggiungere 50 milioni di utenti. La televisione ci ha messo 13 anni, e la radio è riuscita a realizzare lo stesso obiettivo in 18 anni.
La Cina è al comando nel mondo in termini del numero totale di utenti Internet, con oltre 630 milioni di persone. La Norvegia, tuttavia, ha la più alta percentuale della popolazione che usa Internet: il 95,05%.
Con le reti satellitari non c'è nessuna parte del mondo che non sia connessa a Internet, sebbene i governi di alcune regioni abbiano imposto regole severe sul suo utilizzo.
Un gruppo di 14 persone (equamente suddivise in due gruppi) si riunisce quattro volte l'anno come parte della "Key Ceremony". Queste 14 persone fanno parte della Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), e sono quelle che effettivamente controllano il modo in cui navighiamo su Internet. L'organizzazione è responsabile dell'assegnazione di ID numerici a siti Web e computer, e quindi della traduzione degli ID nei normali indirizzi Web che le persone digitano nei loro browser. Sembra una cospirazione... ma non lo è.
La tecnologia su cui si basa Internet è stata sperimentata negli anni '60 al MIT. Il primo messaggio in assoluto a venire trasmesso è stato "LOG". L'utente aveva tentato di digitare LOGIN, ma la rete è andata in crash in seguito all'"enorme" carico di dati usato dalla lettera G.
Sebbene lo standard MP3 sia stato inventato nel 1991, si è dovuto aspettare fino al 1998 affinché il primo servizio di condivisione di file musicali, Napster, entrasse in funzione e il formato di file divenisse popolare. Napster ha cambiato il modo in cui la maggior parte delle persone vedeva Internet, mostrando alle masse che questa nuova rete poteva fornire al mondo un accesso senza precedenti praticamente a qualsiasi cosa.
Circa 3,2 miliardi di persone usano Internet. 1,7 miliardi di utenti sono asiatici.
La parola chiave più costosa per Google AdWords è "insurance" (assicurazione).
Google stima che Internet oggi contenga circa 5 milioni di terabyte di dati (1 TB = 1000 GB) e afferma di aver indicizzato solamente un misero 0,04% di tutto ciò!
Secondo la leggenda, Amazon è diventato il sito di shopping numero uno perché, prima dell'invenzione del gigante delle ricerche Google, Yahoo elencava i siti nella sua directory in ordine alfabetico!
La primissima e-mail di spam è stata spedita nel 1978, quando la DEC ha lanciato un nuovo computer e un sistema operativo, e un commerciante della DEC dotato di inventiva ha deciso di inviare un'e-mail di massa a 600 utenti e amministratori di ARPANET (il precursore di Internet). Il povero fessacchiotto che aveva digitato tutto ciò non capiva granché il sistema, e finì per digitare gli indirizzi dapprima nel campo OGGETTO:, per traboccare nel campo A:, poi nel campo CC: e infine anche nel corpo dell'e-mail! La reazione dei destinatari fu furibonda come quella degli utenti di oggi. Dovette però trascorrere ancora del tempo prima che nascesse il termine "spam".
Dunque da dove viene la parola spam? Alcuni la fanno risalire ai Multi User Dungeons (MUD) degli anni '80, primitivi giochi di avventura multigiocatore in cui i giocatori esploravano ed eseguivano azioni usando soltanto del testo. Un nuovo utente pensò che la community e l'esperienza del MUD fossero particolarmente noiose, e programmò una macro della tastiera per digitare ripetutamente ogni pochi secondi le parole SPAM SPAM SPAM SPAM SPAM, presumibilmente imitando il famoso sketch dei Monty Python sui vichinghi che amavano lo spam.
Il terrorismo su Internet è una minaccia molto reale. Nel febbraio 2008 sono stati tagliati 5 cavi sottomarini che fornivano la connettività Internet al Medio Oriente. Curiosamente l'Iraq e Israele, occupati dagli Stati Uniti, non sono stati interessati.
La forma più comune di "cyberterrorismo" è un attacco DDOS, o Distributed Denial of Service, dove centinaia se non migliaia di sistemi in tutto il mondo si collegano simultaneamente e ripetutamente a un sito Web o a una rete allo scopo di impegnare le risorse del server, spesso mandandolo in crash offline. Quest'anno [l'articolo è stato pubblicato il 22 settembre 2017, NdC] il gruppo di hacker Anonymous ha rilasciato  un tool che gli utenti possono scaricare ed impostare in automatico per ricevere dei comandi di attacco da una sorgente di comandi remota. Simili attacchi DDOS vengono spesso eseguiti con l'uso di malware installato sui computer degli utenti a loro insaputa.
Il primo banner pubblicitario di sempre ha invaso Internet nel 1994. L'annuncio faceva parte della campagna "you will" di AT&T, ed è stato inserito nella homepage di HotWired.
Ogni secondo della giornata, in tutto il mondo, quasi 30 milioni di visitatori unici guardano il porno. Quindi, ogni volta che guardi dei contenuti pornografici, è probabile che 30 milioni di altre persone stiano guardando anch'esse dei contenuti pornografici.

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