giovedì 27 luglio 2017

Chi telefona mentre guida mette a rischio anche te: digli di smettere!

Tra le modifiche al Codice della Strada alle quali sta lavorando la Commissione Trasporti della Camera è incluso un inasprimento delle sanzioni per chi viene sorpreso ad utilizzare il cellulare, lo smartphone, il tablet o il computer portatile mentre è alla guida: l'emendamento presentato dal capogruppo PD Michele Meta prevede la sospensione immediata della patente da un minimo di un mese a un massimo di tre (fino a sei mesi per i recidivi che siano stati sanzionati nei due anni precedenti), il raddoppio della sanzione pecuniaria (dai 160-641 euro attuali a 320-1282 euro) e il raddoppio dei punti della patente decurtati (da 5 a 10). E a me, che l'anno scorso ho aderito con convinzione alla campagna #GUIDAeBASTA promossa per scoraggiare l'utilizzo del cellulare quando si guida, viene da dire: sarebbe anche ora! Il fatto è che molta gente tende a sopravvalutare le proprie capacità di fare più cose contemporaneamente – a quanto pare ci sono persone che in qualche misura supportano sul serio il multitasking... io proprio NO!!! – e al tempo stesso sottovaluta i rischi insiti nell'utilizzo del telefonino al volante, che secondo le statistiche è oramai una delle cause più frequenti di incidenti stradali. Il mese scorso l'attore Domenico Diele, arrestato dopo aver travolto con la sua auto una donna in scooter uccidendola sul colpo, ha dichiarato: «Sono dipendente da eroina, questo sì, ma la droga non c'entra con l'incidente. Mi sono distratto con il cellulare. Ho un telefonino che funziona male, c'è un tasto che non va, e io per cercare di fare una telefonata ho abbassato gli occhi». Come se il fatto di essersi lasciato distrarre dal telefonino – in realtà il giovanotto sarebbe anche risultato positivo a cannabinoidi e oppiacei, per giunta gli era stata sospesa la patente, ed è notizia di ieri l'esito della perizia secondo cui al momento dell'impatto stava viaggiando a ben 159 chilometri orari – potesse alleggerire la sua posizione. Mi auguro che le modifiche proposte al Codice della Strada vengano approvate, e che la minaccia di sanzioni più severe convinca una buona volta gli automobilisti italiani, che troppo spesso sembrano tenere di più al portafogli che non alla propria sicurezza e a quella altrui, a lasciar stare 'sto benedetto cellulare mentre guidano.
Concludo condividendo lo spot in stile candid camera realizzato in Sudafrica nell'ambito dell'iniziativa di sicurezza stradale Safely Home promossa dal Dipartimento dei Trasporti e dei Lavori Pubblici del Western Cape Government.


Lo spot veicola con lampante immediatezza un concetto fondamentale: «Non riesci neppure a messaggiare mentre cammini, come puoi pensare di messaggiare mentre guidi?». Il relativo hashtag è #ItCanWait, ovvero "può aspettare".
[Il titolo del post parafrasa un vecchio spot di Pubblicità Progresso contro il fumo passivo, mentre l'immagine che apre il post raffigura un segnale stradale di pericolo realmente affisso a Stoccolma]

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