venerdì 28 luglio 2017

Addio, (non) è stato bello finché è durato

Tempo fa pubblicai un post per illustrare un paio di trucchetti che possono aiutarti a migliorare la tua esperienza su Facebook: puoi evitare che nella tua timeline vengano visualizzati i post di una persona a te sgradita ma che per qualche motivo non te la senti di rimuovere dagli amici (basta smettere di seguirla) e puoi escludere in maniera selettiva determinate persone dalla cerchia di amici che possono leggere i tuoi post (in questo caso la procedura è un pochino più elaborata, ma comunque più semplice da applicare che da spiegare). La sottoscritta ha smesso di seguire un paio di "facciamici" che pubblicavano di continuo contenuti di estrema destra se non addirittura nostalgici del fascismo; finora ciò è stato sufficiente per non averci a che fare, visto che loro non sembravano interessati a interagire con me. Questo fino all'altro giorno, quando ho condiviso indignata il link alla controversa dichiarazione di Patrizia Prestipino sulla necessità di dare continuità alla "razza italiana", e uno di questi contatti "invisibili", che per comodità chiameremo Tizio, ha osservato che l'esponente piddina «deve aver avuto un momento di lucidità». Lì per lì mi è venuto un gran nervoso, ma poi ho tirato un respiro profondo e ho lasciato correre, limitandomi a replicare che evidentemente sull'argomento la pensavamo in modo opposto, e la discussione si è conclusa così. Ieri però ho condiviso il link a un articolo che ricordava come Matteo Salvini avesse speso parole assai dure sull'accoltellamento ad opera di un giovane di colore denunciato da un controllore di Trenord a Lodi, una vicenda in seguito rivelatasi del tutto infondata, e ho commentato sarcastica che mi sarei aspettata che Salvini ammettesse apertamente di esserci cascato con tutte le scarpe (è ovvio che la mia era solo una provocazione... dubito che il leader leghista farebbe mai una cosa del genere). Al che Tizio ha commentato mandandomi il link alla notizia di una faida tra rom a Roma sfociata mesi fa in un incendio doloso per fortuna senza feriti, e ha aggiunto che in questo e molti altri casi si aspetterebbe una rettifica che però non ci sarà mai, perché si tratta di notizie vere. A quel punto avrei voluto replicargli che sono proprio atteggiamenti come quello costantemente messo in atto da Salvini ad alimentare il clima d'odio che degenera in episodi come quello della finta aggressione, che può anche darsi che nelle minoranze etniche il tasso di delinquenza sia superiore alla media nazionale, ma è anche vero che strutture come i campi rom non favoriscono di certo un'efficace integrazione... e via di questo passo. Ho avuto però la netta sensazione che sarebbe stato solo uno spreco di tempo. Allora, dopo aver accantonato l'idea di inserire Tizio in una lista "fascistoidi" alla quale inibire selettivamente la visibilità di taluni miei post (ce ne vorrebbe almeno un'altra, "antivaccinisti"), mi sono decisa a fare quello che forse avrei dovuto fare a suo tempo, e che ho fatto solo in rarissimi altri casi: l'ho rimosso dagli amici, senza grandi rimpianti visto che nella cosiddetta vita reale nemmeno lo conosco (fu lui a chiedermi l'amicizia, e io accettai perché se ben ricordo avevamo svariati amici in comune, mentre adesso ne è rimasto uno solo). Subito dopo mi sono ricordata dello studio secondo il quale sui social spesso tendiamo a interagire con chi già la pensa come noi e può darci sempre ragione anche se magari abbiamo torto marcio – il cosiddetto confirmation bias – e questo ci impedisce di mettere alla prova le nostre convinzioni, eventualmente di cambiarle e sicuramente di maturare. Ma poi una rapida occhiata ai post più recenti di Tizio mi ha rassicurata sul fatto che non avrei potuto ricavare proprio nulla di buono dall'essere sua amica, del resto tra gli altri miei "facciamici" ci sono svariate persone niente affatto di sinistra alle quali però non difetta di certo l'intelligenza... e di colpo il disagio che provavo per averlo "depennato" è svanito. Spero solo che non se ne accorga – personalmente, per ricevere un avviso quando l'elenco dei miei amici subisce variazioni, ho installato l'estensione Who Deleted Me – e non mi mandi un messaggio chiedendomi spiegazioni: non me ne stupirei, ma sarebbe poco piacevole per entrambi, soprattutto per me.
[La vignetta che apre il post è tratta da Business Over Broadway: «Hai letto il mio articolo sul confirmation bias?», «Sì, ma non ha fatto altro che dimostrare quello che sapevo già»]

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