Da diversi anni il mese di ottobre è dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Mentre l'anno scorso alla campagna Nastro Rosa promossa dalla LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) dedicai un vero e proprio post, in occasione dell'edizione 2010 ho semplicemente segnalato l'iniziativa sul mio "blog notes". Quest'anno però mi sono detta: «Perché ti limiti a sensibilizzare le altre persone? Vabbe' che sei ancora giovane, ma non è mica troppo presto per cominciare a pensare alla prevenzione per te stessa! Bando agli indugi, dai!». Così, verso metà ottobre, ho contattato il numero verde della LILT, e l'operatrice mi ha comunicato il numero telefonico della sede di Pescara (ospitata presso il reparto di Oncologia dell'ospedale civile) che avrei dovuto chiamare. L'ho fatto, ma mi hanno risposto che al momento l'agenda era pienissima e che quindi non erano in condizione di fissarmi un appuntamento per una visita (sempre nell'ambito della campagna Nastro Rosa, e quindi gratuita); mi hanno comunque chiesto di lasciare il mio numero di cellulare, assicurandomi che mi avrebbero richiamata non appena possibile. Il 3 novembre, ampiamente nei tempi che mi erano stati prospettati, la telefonata è arrivata: l'appuntamento è stato fissato per oggi, 23 novembre, e per l'occasione mi è stato raccomandato di presentare i referti degli esami specifici (ecografia mammaria o mammografia) in mio possesso. Io a questo genere di accertamenti non mi ero mai sottoposta prima, ma ho ritenuto che fosse proprio arrivato il momento di colmare questa lacuna. Così, essendomi stata consigliata l'ecografia (di norma la mammografia è indicata oltre i quarant'anni di età), il giorno successivo, 4 novembre, mi sono recata presso il CUP dell'ospedale per prenotarne una a pagamento (60 euro), sapendo che non c'era altro modo per sottopormi all'esame in tempi ragionevoli. In effetti, dopo che l'impiegato mi ha comunicato la data dell'appuntamento (mercoledì scorso, 17 novembre), per curiosità gli ho domandato «Mi scusi, ma se non avessi optato per l'intra moenia, quali sarebbero stati i tempi d'attesa?». «Settembre-ottobre 2011», è stata la sconfortante risposta. Del resto avevo già parlato di tale annoso problema con cui bisogna fare i conti, soprattutto qua in Abruzzo. :-( C'è poco da fare: se si ha a cuore una prevenzione efficace, ma non si vuole o non si può ricorrere a prestazioni a pagamento, l'unica alternativa è attivarsi con largo anticipo.
Per farla breve... oggi mi sono recata in ospedale per la visita, portando con me il referto dell'ecografia da cui fortunatamente non era risultato nulla di anomalo. Dopo avermi esaminata, la dottoressa mi ha gentilmente fornito alcuni consigli su come effettuare correttamente l'autoesame, una pratica tanto semplice quanto fondamentale da eseguire con regolarità, invitandomi a ripetere l'ecografia fra due o tre anni, dal momento che non presento particolari fattori di rischio. Da parte mia, consiglio a tutte le donne di scaricare e leggere l'opuscolo disponibile nell'apposita sezione del sito della LILT.
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