mercoledì 28 novembre 2007

Telespettatori o consumatori?

Mi era sembrato che Paolo Bonolis, presentando Il senso della vita, avesse deciso di alzare il livello dei suoi programmi... ma poi Mediaset l'ha convinto a rifare Ciao Darwin, e tanti saluti alla qualità. Intervistato da TV Sorrisi e Canzoni in proposito, il conduttore ha dichiarato: «L'importante comunque è che la trasmissione abbia divertito e abbia ringiovanito il pubblico della rete: tre-quattro anni di media che vuol dire un boato a livello commerciale». Sono parole praticamente identiche a quelle che pronuncerebbe un qualsiasi direttore di rete: quelli hanno la fissa di accontentare il target commerciale, cioè il pubblico che va dai 15 ai 64 anni di età ed è (sarebbe?) quello più appetibile per gli investitori pubblicitari. Come se i ragazzini e gli anziani fossero da buttare!
Ma la sapete una cosa? Io per età faccio parte a pieno titolo di questo fantomatico target commerciale, ma sono piuttosto insofferente ai bombardamenti pubblicitari, e le mie scelte si fondano il meno possibile sui famosi "consigli per gli acquisti". Conosco invece molte persone "under 15" e soprattutto "over 64" che fanno (o indirizzano) le spese basandosi sui messaggi promozionali molto più di quanto faccia io. Sto per dire la banalità del giorno, ma... è ora di finirla con la dittatura dell'Auditel e dei pubblicitari! È per causa sua che programmi ben fatti vengono chiusi o nel migliore dei casi penalizzati nei palinsesti, mentre il trash va in onda a tutte le ore.

5 commenti:

  1. non sò gli over 64, ma ti posso dire che gli over 60 si basano per i loro acquisti sugli euro che gli danno di pensione e su quanti giorni riescono a mangiare in un mese. Sperano sempre di non aver bisogno di un dentista o di non dover utilizzare una quantità di farmaci perchè anche con i ticket sanitari si può andare sotto. Bisognerebbe che tu andassi in Piazza Malta, una mattina feriale per vedere quanti vecchietti stanno lì a fare spesa e contrattare con il contadino anche sul prezzo di tre mele. Provare per credere e lascia stare la pubblicità, quella è cosa per ricchi.

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  2. Beh, devo ammettere che tra gli over 64 che conosco più da vicino non ce n'è nessuno costretto a campare con la pensione minima. Per quanto riguarda gli altri... beh, magari non arriveranno a comprarsi il Mercedes o altri beni di lusso, ma tendono a subire il fascino del prodotto di marca anche se in commercio ne esistono di più economici e qualitativamente equivalenti.
    Il senso del mio post comunque voleva essere proprio questo: trovo ingiusto che i meno fortunati vengano praticamente ignorati, perché "è la ricchezza che fa girare il mondo". Per questo contesto lo strapotere della pubblicità.

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  3. Mi trovi assolutamente d'accordo. Ho sempre preferito il Bonolis riflessivo ed impegnato de "il senso della vita" nel quale riusciva davvero bene. Peccato che se ne vadano sempre i programmi migliori o che cmq vengano relegati sempre in seconda serata. Ma la cosa che più mi infastidisce è che i dirigenti televisivi continuano ad offrirci programmi deficienti. Che hanno purtroppo ascolti altissimi. Però tra i 15enni e i 64 enni perchè conosco molte persone della fascia intermedia, alla quale entrambe apparteniamo, che detestano questo genere di programmi. Mentre i ragazzini e gli anziani vanno matti per questi baracconi. Per cui dalla tv generalista, vista soprattutto la concorrenza della pay-tv, mi aspetto qualche mossa più intelligente. Ciao paola da pescara

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  4. il punto è che bonolis ha successo solo quando può prendere in giro qualcuno. affari tuoi, tira e molla, ciao darwin..sempre a prender per il culo la gente. è fatto così, le cose serie non riesce proprio a farle

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  5. Per Paola: secondo me ci dev'essere qualcosa che non va nelle rilevazioni statistiche che i dirigenti televisivi considerano come una specie di vangelo!

    Per ScuoladiLadri: Bonolis ci ha anche provato a fare qualcosa di più serio, "Il senso della vita" appunto, ma com'era prevedibile gli argomenti impegnati, proposti per giunta in seconda serata, non sono stati premiati dagli ascolti.

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