martedì 6 novembre 2007

Addio, Enzo!

Oggi la mia giornata è iniziata male, con la notizia della scomparsa di Enzo Biagi: un uomo che consideravo come una specie di nonno (anche se ovviamente non sono triste come quando morì il mio vero nonno). Il pensiero inevitabilmente va al famigerato editto bulgaro, che per anni impedì al grande giornalista di lavorare in televisione. Fra i personaggi epurati nel 2002, probabilmente Biagi era quello meno di parte, ed appunto per questo il più scomodo per il promulgatore dell'editto in questione, il quale solamente quest'anno, in occasione del ritorno in Rai del giornalista, ha ammesso di avere "forse calcato la mano" con lui: l'eufemismo del secolo! Ed oggi ha avuto il coraggio di dichiarare: "Al di là delle vicende che ci hanno qualche volta diviso, rendo omaggio ad uno dei protagonisti del giornalismo italiano cui sono stato per lungo tempo legato da un rapporto di cordialità che nasceva dalla stima". Non ho parole... anzi, ce le avrei, ma è meglio che non le uso!

2 commenti:

  1. io invece vorrei tanto le usassi quelle parole: troveresti chi le rende ancora più forti.


    scompare un uomo immenso, oltre che un immenso giornalista.

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  2. Quelle parole mi sono limitata a pronunciarle in famiglia, ma preferisco non postarle nel blog. Anche se la nuova normativa in materia non è ancora passata, e si spera che non passerà mai, personalmente sono dell'idea che scrivere le proprie opinioni in un blog equivalga ad affermarle sulla pubblica piazza, e quindi penso che sia giusto cercare di non superare certi limiti. Anche se il mio blog è un miliardo di volte meno popolare di quello di un Beppe Grillo, la remotissima eventualità che qualcuno voglia farmela pagare per ciò che ho scritto su di lui mi seccherebbe non poco!

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