Non prendo più il treno con la stessa frequenza di un tempo, ma quando lo faccio mi capita non di rado di dover fare i conti con gli scioperi. E questo problema si riproporrà anche venerdì prossimo: ho un appuntamento al quale non posso mancare, e, a meno che non si raggiunga un accordo, mi toccherà andarci in macchina, cosa che non mi piace per niente.
Per carità, le rivendicazioni sindacali io le capisco, ci mancherebbe: quello che non approvo affatto è l'abitudine ad organizzare questi scioperi sempre all'inizio o alla fine della settimana, cioè proprio nei giorni in cui si concentrano maggiormente le trasferte dei cittadini, in modo da allungarsi il week-end. Ma del resto, se non creano più scompiglio possibile, che scioperi sono?
Pensa che martedì scorso ho preso il treno pescara-roma per arrivare a sulmona. tutto ok. Da sulmona per proseguire sulla direttrice napoletana c'era lo sciopero dei treni regionali. E in stazione a pescara? Niente neppure uno straccio di avviso. Mi hanno salvato i miei colleghi che sono passati a prendermi con la macchina altrimenti neppure potevo andare al lavoro. Paola pescara
RispondiEliminaOltre allo scompiglio, il personale scioperante gode di un comodo giorno di vacanza in più, comodamente appeso al fine settimana. Le rivendicazioni sindacali sono giuste e legittime, ma è anche vero che l'utente ha dei diritti sistematicamente calpestati. Un uso meno parco dell'istituto del precetto sarebbe una cosa utile.
RispondiEliminaPer Alessandro74: sono proprio d'accordo!
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