- Il filone "piccante", a cui appartengono canzoni come "'A figlia 'e zi' Cuncetta", "Giovanna 'a minigonna" e "La campagnola". Ecco un frammento del testo di quest'ultima: "Ma comm'è bella 'sta campagnola / Che bell' i cosce che tene 'a campagnola / Ha fatt'ammore cu' chell' i cosce 'a fora / Comm'è bella 'a campagnola, va in campagna a lavora'...". Per non parlare del testo de "Il gelatino", che sembra prestarsi a molteplici interpretazioni : "Ti piace, ti piace, ti piace il gelatino / Poi la fragolina la devi dare a me".
- Le canzoni a tema religioso, di cui fanno parte "Padre Pio", "Santa Rita", "Madonna di Pompei", "Caro Papa" (dedicata a Giovanni Paolo II).
Pur cercando di stare ben lontana da qualsiasi forma di "integralismo cattolico", trovo che certi accostamenti tra sacro e profano siano quantomeno irriguardosi!
Qualche mese fa Gigione ha tenuto un concerto(?) in un paese dalle mie parti, la gente era in estasi... certe cose non me le spiego!!
RispondiEliminaGià , tutto questo successo risulta inspiegabile pure a me. Va comunque detto che è proprio il pubblico ad alimentare l'alternanza tra sacro e profano di cui parlavo, quando telefona per richiedere le proprie canzoni preferite: "Vorrei dedicare 'Padre Pio' e 'La campagnola'...".
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