Dieci giorni fa, nella prima giornata del G7 in Puglia, il presidente del consiglio italiano Giorgia Meloni ha incontrato fra gli altri il primo ministro britannico Rishi Sunak, e in quell'occasione è stata immortalata con sul viso un'espressione alquanto "memabile", diciamo. A tal proposito Alessandro Capriccioli, che ho già citato ieri a proposito di una questione di ben altro spessore, ha scritto qualche giorno dopo
Prendere una che atteggia il volto a un’espressione un po’ curiosa (ok, molto curiosa) e percularla facendola diventare un rospo, una raganella, Gollum, l’attrice di un porno, una scarpa e via discorrendo è una cosa accettabile? Diventa più accettabile perché la persona in questione è di destra? Di estrema destra? Tie’, fascista? Sarebbe ugualmente accettabile se la persona fosse di sinistra? Vi sareste scompisciate/i come vi siete scompisciate/i con i meme di Meloni se la faccia trasformata in scarpa fosse stata quella di Schlein? Oppure vi sareste indignate/i gridando al body shaming e all’insopportabile senso dell’umorismo sessista dei destri? O ancora, la cosa non è accettabile ma lo diventa perché siccome “loro” lo fanno con “noi” allora “noi” siamo legittimati a farlo con “loro”? E in tal caso, di quale curiosa tipologia di legittimazione si tratterebbe?
Fatemi sapere, senza fretta.
La vignetta qui sotto, di Fabio Magnasciutti, esprime un punto di vista alternativo ma ugualmente critico nei confronti del proliferare di memi al riguardo.
A questo punto mi sento un tantino a disagio a sfoderare la piccola galleria di memi correlati che avevo raccolto... ;-)
[Qualora non avessi colto la citazione musicale, puoi guardare qua]
[Vabbe', Frankenstein Junior non puoi non conoscerlo, anche solo per sentito dire]
[Il meme a cui è ispirato è questo]
Quest'ultimo, dal momento che non c'era altro motivo per menzionare un "venditore di rose" se non il fatto che il premier Sunak è di origine indiana, lo trovo un bel po' politicamente scorretto, nel senso espresso dalla vignetta seguente.
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