giovedì 20 maggio 2021

Due orecchie, una sola bocca

Sono sempre stata una persona piuttosto taciturna, decisamente più a mio agio nella comunicazione scritta che in quella parlata, nella vita personale ma pure sul lavoro. Se in quest'ultimo contesto la mia indole può risultare penalizzante nella misura in cui limita le mie possibilità di confrontarmi con gli altri e crescere professionalmente, quando sono concentrata a lavorare per conto mio – cioè quasi sempre, negli ultimi tempi – non vedo cosa dovrei parlare a fare! (a meno di non emulare un collega neoassunto, il quale borbotta di continuo tra sé e sé, ma per fortuna mi trattengo)

Un altro collega mi sfotte ogni tre per due perché parlo poco... e io mi limito a sorridere imbarazzata e un tantino scocciata dietro la mascherina, perché l'unica risposta a tono che mi viene in mente – «Tanto parli abbastanza tu per tutti e due» – farebbe subito colare a picco la mia già non grandissima popolarità in azienda, ne sono pressoché certa. Peggio che andar di notte se citassi il filosofo greco Zenone di Cizio: «La ragione per cui abbiamo due orecchie ed una sola bocca è che dobbiamo ascoltare di più, parlare di meno».

Per farla breve... non puoi immaginare quanto ho segretamente gongolato oggi quando una collega l'ha rimproverato, sia pur in tono bonario, perché parla troppo! :-D

Sempre oggi ho scoperto che costui, che sembrava atteggiarsi a intenditore di musica, non ha mai sentito nominare i Muse... e allora io e te, che c***o se dovemo di'?! (cit.) ;-)

2 commenti:

  1. purtroppo il problema è che oltre a lavorare bisogna anche interagire con l'ambiente...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E lo so... ma purtroppo fatico a concentrarmi anche se altri parlano attorno a me, figuriamoci se partecipassi alla conversazione. Durante le pause caffè e in pausa pranzo qualche parola la spiccico, comunque! :-)

      Elimina