Il rap non è esattamente il mio genere musicale (?) preferito; stasera però ho voglia di accennare a un paio di rapper che ho avuto modo di apprezzare di recente.
Willie Peyote è relativamente noto, ma per quanto mi riguarda lo conoscevo soltanto di nome, non avendo mai sentito nulla di suo. Grazie a Open ho colmato questa lacuna: si tratta di un artista intelligente che propone contenuti tutt'altro che banali. La sua Io non sono razzista ma... è esemplare in tal senso, e mi sa che la cover de Il bombarolo che ha interpretato nel corso della puntata de Una storia da cantare dedicata a Fabrizio De André è stata uno dei pochi momenti di quella serata degni di essere salvati (poi non lo so, mi è mancato il cuore per seguirla tutta).
Poco prima del Festival di Sanremo Facebook mi ha suggerito questo post di Revman, al secolo Sebastiano Vitale, rapper per passione e poliziotto per professione, il cui brano San Michele il Poliziotto era stato scartato alle selezioni per la sezione Giovani; sinceramente ho sentito performance rap ben peggiori. Inoltre Revman nei suoi testi veicola messaggi importanti come la lotta all'omertà (MCLM – Musica contro le mafie), la guida in stato d'ebbrezza (Riduci la velocità), la violenza sulle donne (Questo non è amore). Degno di nota anche il brano Rifletti un attimo, non solo per la location dove è stato girato il video, e che io conosco molto bene... ;-)
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