Fra le innumerevoli cose che ricordo di mio padre, c'è il fatto che lui tenesse moltissimo alle buone maniere, a tal punto da insegnarle ovviamente anche a noi figliole; possedeva un libricino del galateo in formato ultra-tascabile che da bambina divorai con un misto di curiosità e divertimento, e che adesso che ci penso mi piacerebbe recuperare la prossima volta che tornerò a Pescara, "corona" permettendo.
Molte di quelle regole di comportamento, a rievocarle oggi, mi sembrano fastidiosamente artefatte e basate sulla mera esteriorità e non sul rispetto degli altri, che secondo me è l'autentica sostanza della "buona educazione"; dal mio punto di vista risultano maleducate le azioni – purché compiute in modo consapevole, certo – tali da mettere a disagio il prossimo, mentre tutto il resto è assolutamente lecito.
Allo stesso modo, sono rimasta piuttosto perplessa leggendo l'articolo 10 cose maleducate che fate senza saperlo (e il galateo non ammette), sottotitolo «Li facciamo quasi tutti, quasi tutti i giorni, senza sapere che sono cose maleducate, perlomeno secondo le regole di bon ton sancite dal galateo», pubblicato qualche mese fa sul sito del settimanale femminile Grazia. Ti riporto qui di seguito il "decalogo" in questione.
- Dire “buon appetito”
- Dire “cin-cin” per brindare
- Chiedere il sale
- Scrocchiare le dita
- Tenere le mani in tasca
- Soffiare sui cibi
- Leccare il cucchiaino dopo aver mescolato lo zucchero nel caffè
- Non togliersi gli occhiali da sole
- L’acqua a tavola si serve nella caraffa
- Non si dice “Piacere” quando ci si presenta
P.S.: Mi permetto di aggiungere un undicesimo punto: smanettare con lo smartphone quando si è in compagnia oppure a mangiare fuori. Comandamento più che mai attuale di questi tempi: si sa che i cellulari sono tra i maggiori ricettacoli di germi e sporcizia insieme ai soldi, alle maniglie delle porte delle toilette e ai sostegni sui mezzi pubblici. E al tempo stesso mi autodenuncio, perché sono la prima a non riuscire a farne a meno... e non solo per instagrammare quello che mangio! ;-)
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