In occasione del decimo "compleanno" del PD – il Partito Democratico è stato fondato il 14 ottobre 2007 – Il Post ha rispolverato sulla sua pagina Facebook un articolo pubblicato qualche mese fa, pochi giorni dopo l'annuncio da parte di Angelino Alfano della trasformazione del Nuovo Centro Destra in Alternativa Popolare, nel quale venivano ricordati i destini di dieci partiti-meteora della storia recente: in rigoroso ordine alfabetico Alleanza per l'Italia, Fermare il Declino, Futuro e Libertà, Italia dei Valori, La Destra, Partito dei Comunisti Italiani, Rivoluzione Civile, Scelta Civica, Sinistra Democratica, UDEUR. Tra i video che accompagnavano i testi ce ne sono stati due che mi hanno colpita in maniera particolare. Guarda Antonio Razzi – uno dei personaggi a mio avviso più impresentabili che ci siano oggi in Italia – che nel 2010 manifestava il suo fermo proposito di rimanere «fino alla morte» nell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, con cui era arrivato in Parlamento direttamente dalla Svizzera...
... e Daniela Santanchè che nel 2008, quando era candidata premier de La Destra di Francesco Storace, rivolgeva alle donne italiane un accorato appello a non votare per Silvio Berlusconi, «perché ci ha sempre viste orizzontali».
Non c'è bisogno che io ti ricordi in quale compagine politica militano attualmente entrambi, vero?
Riguardo all'esito delle prossime elezioni, il mio stato d'animo si colloca tra lo sfiduciato e il pessimista. Quel che è certo è che il mio voto non lo darò a nessun partito di destra... e questo esclude anche il M5S! ;-)
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