mercoledì 6 settembre 2017

Cosa siamo diventati, seconda parte

[La prima parte la trovi qui]
Oggi prendo a prestito le parole di un mio "facciamico" per commentare due notizie attualmente sui giornali. Mi permetto di farlo perché avrei potuto e voluto scrivere le stesse identiche cose, ma proprio pari pari! (Ho solo omesso le frasi conclusive sul paese di pezzi di m***a che siamo diventati perché, ahimè, mi sembra implicito)
Dapprima c'è il fatto che quasi tutto il paese di Melito di Porto Salvo ha voltato le spalle alla sedicenne violentata per tre anni dal branco sentenziando che è lei che «se l'è andata a cercare». E il mio amico scrive
Eh già, perché se gli stupratori sono stranieri sono "bestie da uccidere". Se invece sono italiani, "è lei che se l'è cercata".
La seconda è il titolo schiaffato in prima pagina dal quotidiano Libero sulla morte della bimba trentina di quattro anni ammalatasi inspiegabilmente di malaria.


Insomma, Libero ha già trovato i colpevoli a cui dare addosso, infischiandosene bellamente dei dati riportati da Mattia Feltri. E in questo caso il mio amico scrive
Ma i genitori "preoccupati per le malattie portate dagli stranieri" sono gli stessi che non vogliono vaccinare i figli?
Probabilmente nemmeno nelle sue più pessimistiche previsioni il mio amico avrebbe immaginato che gli antivaccinisti potessero sostenere che la piccola è morta a causa dei vaccini..
Casualmente – o forse no – i protagonisti in negativo di queste notizie sono in testa alla classifica delle persone che dovremmo inviare immediatamente a colonizzare nuovi pianeti, stilata dal professor Guido Saraceni.
2) Quelli che non hanno fatto il militare, evadono le tasse e votano solo se bisogna eliminare qualcuno dalla casa del GF, ma si permettono lo stesso di chiamare l’Italia “casa mia”. “Casa tua” lo sarà quando finalmente farai qualcosa per questo Paese, invece di passare la vita a condividere bufale sugli immigrati.
1) “la colpa è CHIARAMENTE della vittima, perché se l’è CERCATA”.

1 commento:

  1. Boh, non so, a me prende sempre un gran sconforto nel vedere il livello di ignoranza, superficialità e grettezza di cui siamo circondati.

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