Nell'ultimo anno e mezzo o poco più sono prematuramente venuti a mancare diversi personaggi che godevano di una certa popolarità e autorevolezza nel Web italiano. Penso a @funkysurfer, a @manfrys e a @markingegno: in onore di quest'ultimo, nell'ambito della scorsa Festa della Rete, si è corsa la Markingegno Run, ai cui partecipanti veniva consegnato il biglietto che puoi vedere qui accanto.
Non posso dire di aver conosciuto nessuno di loro, soltanto Marco Zamperini l'avevo visto dal vero di sfuggita durante la BlogFest – quando ancora si chiamava così – del 2013... ma la triste notizia apparsa oggi nel gruppo Facebook che raduna gli "orfani" di FriendFeed mi ha lasciata letteralmente senza fiato, perché questa volta il defunto lo conoscevo, pur avendolo incontrato di persona una sola volta, e mi aveva anche fatto un'ottima impressione.
Accadde a gennaio dell'anno scorso, quando trascorsi alcuni giorni di vacanza a Roma, ed ebbi l'idea di postare su FriendFeed – si ringrazia il backup che ho fatto prima che spegnessero tutto – «Cari Frenfìderz de Roma, fino a giovedì sarò ospite della vostra bellissima Città. Che dite, se potemo incontra' pe' 'na biretta o 'n'aperitivo una de 'ste sere? :-)». Il mio appello raccolse qualche like e svariati commenti, ma alla fine tutti quanti diedero forfait... tranne appunto la persona di cui sto parlando, e con la quale in pratica avevo interagito solo su FriendFeed, apprezzandone l'intelligenza e la simpatia. Mentre mi preparavo a incontrarlo, mi maledicevo tra me e me: «Ma cosa diamine mi è venuto in mente, a me che sono così timida e a disagio in compagnia di estranei...?». Poi però ebbi la gradita sorpresa di trovarmi in presenza di un uomo affabile e gentile come pochi – non gli passò neanche per l'anticamera del cervello di provarci con la sottoscritta, semmai te lo stessi chiedendo, anche perché era felicemente sposato – con il quale feci una chiacchierata piacevole e pure abbastanza lunga per i miei standard di "orsacchiotta". :-) Fu in quell'occasione che scoprimmo i rispettivi veri nomi celati dietro i nick e stringemmo amicizia su Facebook, ma da allora ci siamo un po' "persi di vista" anche sui social, purtroppo.
E oggi vengo a sapere che lui non c'è più, e mi ritrovo con gli occhi lucidi, soprattutto dopo aver letto il suo ultimo post, risalente a qualche mese fa, che oggi suona mestamente profetico (a quanto pare, pur non essendo affatto anziano, lui era malato da tempo). Mi piace credere che, ovunque lui si trovi adesso, possa arrivargli in qualche modo il mio pensiero, e abbraccio col cuore sua moglie e la sua bambina.
Oggi tra chi lo conosceva, dal vero o solo "virtualmente", i messaggi di commosso cordoglio non si contano. Molte volte parlar bene di chi è appena scomparso è soltanto una prassi abbastanza ipocrita... ma non mi sembra proprio questo il caso: è pressoché unanime l'opinione che se ne sia andata una gran bella persona. Come si suol dire, «sono sempre i migliori quelli che se ne vanno»... ma non è che quelli che rimangono siano tutti da buttare, eh. Quel che è certo è che tutti noi dovremmo prendere esempio da chi ha lasciato una traccia positiva nella nostra vita per migliorarci, sforzarci di essere più umani, solidali e aperti al prossimo. Quando poi, ci si augura il più tardi possibile, toccherà a noi salutare per sempre questo mondo, potremo chiudere definitivamente gli occhi con la fiduciosa speranza di aver lasciato qualcosa destinato a durare ben oltre noi...
Si dice che quando se ne va una persona cara sparisce un pezzo di noi : in realtà dovrebbe essere il ricordo della persona e delle sue azioni a dare una nuova spinta verso il futuro
RispondiEliminaGià, è proprio così... Bisogna fare tesoro di ciò che ci è stato tramandato!
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