Il mio mese di settembre è cominciato nel migliore dei modi, con una camminata piuttosto faticosa ma esaltante in una soleggiata ma non eccessivamente calda domenica di fine estate (ora purtroppo sono già alle prese con preoccupazioni ed incombenze per niente leggere, ma questo è un altro discorso, ed eviterò di parlarne in questa sede). Ho preso parte all'escursione nella Riserva naturale della Valle dell'Orfento, nel cuore del Parco Nazionale della Majella, organizzata dall'associazione Itinerari d'Abruzzo con sede presso l'Osservatorio del Mare di San Salvo (qui il sito e qui la pagina Facebook). Le nostre guide, Alessio e Tiziana, ci hanno condotti alla scoperta di un ambiente selvaggio e splendido, dove nel corso dei millenni la forza della natura e dell'acqua hanno plasmato le pareti rocciose in maniera stupefacente. Il corso del fiume Orfento, con le sue piccole rapide e il placido fragore così rilassante da farti sentire in pace con il mondo, ci ha fatto compagnia per la maggior parte del tragitto, avvenuto quasi interamente all'ombra degli alberi. Il percorso, lungo ben 17 chilometri circa (per altri equivarranno a poco più di una passeggiata, ma per me sono tantissimi!), ha richiesto più tempo rispetto alle 6,5-7 ore previste in condizioni ottimali, per via delle numerose soste. Giuro che non sono l'unica responsabile di tanta lentezza, anche se spesso tendevo a rimanere indietro rispetto al gruppo, soprattutto in discesa quando gli scarponi nuovi con tanto di calzettoni anti-vesciche, che in piano e in salita calzavano alla perfezione, mi facevano un male tremendo; comunque ho già pensato a qualche accorgimento che mi permetta di non dover più patire simili pene la prossima volta! Notando che ero in difficoltà, Alessio mi ha invitata ad andare in testa per dare il ritmo al gruppo... e come per magia il mio passo si è fatto più sicuro e spedito: si vede che sotto sotto sono una leader! ;-)
Ci siamo incamminati partendo dal ponte di Caramanico Terme alle 10 del mattino (di norma le escursioni cominciano molto prima... yawn!), e abbiamo raggiunto il paese, punto d'arrivo del nostro percorso, verso le ore 20. Se non avessimo concluso il tragitto così tardi, a pensarci bene, non avrei potuto scattare la fotografia che apre il post, e che per i miei gusti è la più bella di tutte (merito di Madre Natura, chiaro), anche se probabilmente gli esperti la giudicherebbero nel complesso troppo scura: che meraviglia, il cielo che si accende dei colori del tramonto ed è velato da qualche nuvola rosea, dopo essere rimasto terso per quasi tutta la giornata... :-)
Ma ora basta, ho scritto fin troppo: lascio la "parola" alle foto che, pur non potendo rendere appieno lo splendore di ciò che ho visto con i miei occhi, magari ti faranno venire voglia di visitare questo posto incantato, sempre che tu non lo conosca già; in tal caso... perché non tornarci? ;-)
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