La seconda uscita, comprendente due libri (Quando le rette diventano curve sulle geometrie non euclidee, e Matematici, spie e pirati informatici su decodifica e crittografia) sarà in edicola giovedì 12 settembre al prezzo di 9,99 €, e le successive uscite ogni martedì a partire dal 24 settembre, quando uscirà La sezione aurea sul linguaggio matematico della bellezza. Volendo è possibile ricevere comodamente a casa propria, senza spese di spedizione, l'intera opera (quattro volumi al mese) abbonandosi per telefono, via fax, via sms, tramite l'invio del buono di prenotazione che ho trovato allegato alla prima uscita, oppure collegandosi al sito
www.rbaitalia.it
e accedendo alla pagina dedicata; ho calcolato, correggimi se sbaglio, che se ti abboni l'intera opera dovrebbe venirti a costare 371,62 € (mica bruscolini, ma se l'argomento ti appassiona...). Il piano dell'opera puoi sfogliarlo qui.Per quanto mi riguarda escludo, sia pur a malincuore, di collezionare l'intera opera perché, pur avendo acquistato una libreria più capiente appena due anni fa, sono già a corto di spazio. Ma di sicuro correrò in edicola ogniqualvolta sarà disponibile un libro che mi interessa particolarmente! :-)
Il titolo del post fa riferimento a La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, uno dei romanzi più sopravvalutati che io abbia mai letto (Premio Strega 2008, ma per piacere...!). Si distingue soltanto per qualche guizzo di originalità qua e là, come nel brano seguente che chiarisce il senso del titolo del libro.
Tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l'11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano. Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solo di cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli. Poi, proprio quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati stretti l'uno all'altro. Tra i matematici è convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finché non li si scopre.Comunque a me l'idea di stabilire un parallelismo tra coppie di numeri e di persone, la quale rappresenta il leitmotiv del libro, non è proprio andata giù. Numeri e persone appartengono a realtà lontane anni luce: quanto i primi sono essenziali, rigorosi, perfetti (anche quelli non propriamente tali), tanto le seconde sono complicate, non di rado assai più irrazionali rispetto ai numeri omonimi e spesso incomprensibili; vabbè, per molti anche la matematica lo è... ;-)
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