Ma c'è di più: capita che lo stesso invalido, al quale è stata riconosciuta una percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 99%, scopra di non aver più diritto all'assegno mensile poiché nel 2008 ha superato, anche se non di molto, la soglia di reddito prevista per gli invalidi civili parziali: 4.238,26 euro, poco più di 350 euro al mese. L'ammontare dell'assegno mensile di assistenza non è certo un granché (246,73 euro per 13 mensilità), tanto che l'Anmic ha promosso una raccolta di firme per equiparare le pensioni di invalidità alle pensioni minime, già innalzate a 580 euro... ma, per chi è costretto a campare al di sotto della soglia di povertà, non era di certo un beneficio da disdegnare!
Inoltre, ecco un'ennesima vergogna per la regione in cui vivo: dal 1° gennaio 2009 i diecimila cittadini abruzzesi con un'invalidità tra l'80% e il 100% non hanno più diritto al trasporto gratuito sui mezzi pubblici, a differenza di quanto avviene in tutte le altre regioni italiane, per quanto ne so. Purtroppo non è mica la prima volta che i "tagli" colpiscono le categorie più deboli... Per l'occasione, comunque, su Facebook è stato creato l'evento denominato Sensibilità e solidarietà per i disabili abruzzesi.
Infine, sempre a proposito di welfare, segnalo un paio di notizie recenti.
- Le incredibili vicissitudini di un'ottantacinquenne di Termoli in possesso dei requisiti per ottenere la famosa social card, ma purtroppo costretta a letto: qui trovate il resoconto dettagliato, riassunto poi da Alessandro Gilioli al quale ho pure "rubato" il titolo del post.
- La drammatica vicenda di una donna malata di tumore, residente a Castel di Sangro ma necessitata a recarsi spesso a Pescara per le terapie, la quale ha chiesto l'eutanasia in quanto è impossibilitata a curarsi: infatti non le è stata assegnata l'indennità di accompagnamento.
Ma si parla di saldi..
RispondiEliminaNon si parla di queste cose, questa è la cosa che mi fa veramente arrabbiare.