domenica 3 febbraio 2008
Salvate Sayed!
Ieri al telegiornale si è parlato del caso del giornalista afghano Sayed Pervez Kaambakhsh, il quale rischia una condanna a morte per blasfemia: il Senato afghano ha considerato offensivo nei confronti di Maometto un articolo sui diritti delle donne da lui pubblicato, non è chiaro se farina del suo sacco oppure scaricato da Internet. In ogni caso secondo me, che non ammetto la pena capitale neppure per i delitti più efferati, una condanna del genere è assolutamente inconcepibile: per questo ho sottoscritto l'appello indetto da Repubblica.it. Non so esattamente quanto possa influire tale iniziativa... ma aggiungere la mia firma a quella di migliaia di persone (al momento le adesioni sono oltre ottomilacinquecento) è l'unico modo che ho a portata di mano per contribuire alla massiccia mobilitazione internazionale. A quanto pare, il Senato afghano è intenzionato a fare marcia indietro... Speriamo bene! Comunque, perché non firmate anche voi?
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