... accompagnata dal testo seguente.
Oggi a Giulianova (Teramo) mi hanno regalato questa! 😊E già, Salvini è noto per l'abitudine di indossare le divise più disparate allo scopo di ingraziarsi il pubblico di turno; qualcuno ha ironicamente ipotizzato che potesse presentarsi in Abruzzo in costume tipico, così:
Dai, dai, dai! L’aria è buona ma serve il vostro aiuto! Domenica prossima in Abruzzo si fa la storia. #10febbraiovotoLega
In questo caso, però, non gli è andata bene: Il Real Giulianova non sembra aver apprezzato il fatto che il vicepremier abbia indossato la maglia della squadra, per giunta con la scritta "il capitano" come si fa chiamare, e ieri sera ha pubblicato su Facebook il seguente comunicato...
Il Real Giulianova a nome del Presidente Luciano Bartolini, dei dirigenti e di tutti i suoi tesserati si dissocia da quanto accaduto nella giornata di ieri in occasione del comizio politico tenuto dal Ministro Salvini nella Città di Giulianova. Occasione nella quale è stata fatta indossare, da politici locali, allo stesso Ministro, la maglia della nostra squadra del cuore.... accompagnato da una foto del solo e unico capitano giallorosso.
Premettendo che nulla abbiamo contro il Ministro Salvini, ribadiamo con forza che non permettiamo a nessuno di strumentalizzare i nostri colori per fini politici. Le stesse persone che hanno ritenuto motivo di orgoglio far apparire la nostra maglia su tv e social non hanno mai sostenuto in alcun modo il calcio giuliese e ora vantano senso di appartenenza.
I nostri colori e la nostra maglia hanno una storia gloriosa e un valore inestimabile per tutti i nostri tifosi e proprio per questo rivendichiamo il rispetto che non ci è stato dato. "La maglia è SACRA!!!"
➡ A Giglie di Capitano ne abbiamo solo uno ⚽ e il suo nome è Federico Del Grosso ⬅
❤💛 Sempre e solo Forza Giulianova ❤💛
#forzagiglie
Inoltre ad Atri, altro comune in provincia di Teramo, in vista dell'arrivo di Salvini previsto per oggi pomeriggio un gruppo di persone contrarie alle politiche del governo in tema di immigrazione aveva allestito un'installazione di fronte al duomo della cittadina: più di venti mani tese che spuntavano dal selciato, come a chiedere soccorso mentre affogano.
L'installazione, manco a dirlo, è stata rimossa dalla polizia prima dell'arrivo di Salvini. Però rimangono le immagini, dall'enorme valore simbolico.
Io non mi faccio illusioni sull'esito elettorale di domenica prossima: temo, anzi so con certezza che la mia regione di provenienza regalerà alla Lega un sacco di voti. Comunque episodi come questi che ho raccontato mi lasciano sperare che non tutto sia perduto.
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