Ieri una mia "facciamica" ha pubblicato un post – con il famigerato sfondo colorato, tanto per dargli più risalto – nel quale sosteneva che i social hanno contribuito alla rovina del nostro paese. Affermazione per certi versi condivisibile – ad esempio tendo a escludere che senza i social le panzane degli antivaccinisti sarebbero riuscite a diffondersi in maniera così capillare – ma ho trovato a dir poco singolare che una simile lamentela provenisse proprio da lei, che segue gruppi e pagine del tipo "I vaccini causano l'autismo", "Libertà di cura" (principio di per sé più che legittimo, se non fosse che di questi tempi va inteso in un senso ben preciso) e "Curarsi con l'omeopatia" (ovvero credere di guarire trangugiando acqua e zucchero pagata a peso d'oro, e sentirsi furbisssssimi). L'ho scoperto quando ha commentato un mio post sul bambino leucemico morto di morbillo a Monza dicendomi con aria di superiorità «se tu credi ciecamente nell'informazione pubblica sei messa male».
Ieri un'altra "facciamica", irriducibile renziana e ancor più irriducibile oppositrice del M5S, ha condiviso il link alla "notizia choc" sulla sindaca pentastellata di Torino che si è detta disposta a concedere mutui senza interessi ai musulmani; dopo aver scosso il capo leggendo la fonte – Italia Patria Mia è sulla lista nera dei siti e delle pagine Facebook che diffondono bufale, disinformazione o allarmismo – ho commentato con quest'altro link tratto da Bufale.net che spiega come si tratti di un caso di disinformazione. Poiché i mutui sono vietati dal Corano insieme a qualsiasi strumento finanziario che comporti degli interessi passivi, un musulmano osservante non potrà mai ottenere un mutuo agevolato, semplicemente perché non potrà mai ottenere un mutuo, punto e basta; qualora ad esempio volesse comprare casa, al massimo potrà chiedere al suo intermediario bancario di acquistarla, concedergliela in locazione e, a modo di leasing, riscattarla ratealmente quando avrà raggiunto la somma pattuita. Nessun favoritismo concesso ai musulmani in barba a milioni di italiani cristiani, insomma. La mia "facciamica", senza probabilmente aver letto l'articolo che le ho segnalato e forse neppure il titolo, ma avendo soltanto notato che proveniva da Bufale.net, ha risposto con estrema nonchalance «Ah, è una bufala? Meglio così». Neppure io sono certo una fan dei pentastellati, e l'idea per nulla remota che le prossime elezioni politiche possano consegnare loro il governo del Paese mi spaventa oltremodo... ma se per dar loro addosso si usano le fake news, come se di spunti più che fondati non ce ne fossero già a sufficienza, stiamo messi veramente male!
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