giovedì 29 ottobre 2015

Oltre il tempo e le distanze

Tra meno di un mese si svolgerà la cinquantottesima edizione dello Zecchino d'Oro, il festival canoro per bambini che ero solita seguire avidamente, non soltanto quando ero in età per parteciparvi, ma pure un pochino più grandicella! :-) Poi crescendo ho perso interesse... ma quest'anno sono proprio curiosa di ascoltare uno dei brani in gara, Zombie vegetariano, scritto da un certo Francesco Di Gesù, meglio noto come Frankie hi-nrg mc. :-)
Facciamo ora un salto nel passato, per la precisione indietro di trent'anni. Nel 1985 il brano primo classificato della ventottesima edizione fu Riprendiamoci la fantasia, cantato da un'adorabile brunetta di Alessandria, di nome Alice Lenaz e dal soprannome che era tutto un programma: "Tornado".



Un altro dei brani in gara era Un due tre, siam trentatré, interpretato da Wouter Bongaerts, un grazioso biondino belga soprannominato dal canto suo "Il pensatore" per via dell'atteggiamento riflessivo.



Durante l'esperienza all'Antoniano di Bologna Alice e Wouter sembrano inseparabili, ma quando lui torna al suo Paese i due bambini fatalmente si perdono di vista: all'epoca non esisteva ancora internet, che oggi rende facilissimo mantenere i contatti anche a distanza.
Un anno fa, come riferito da La Stampa, Alice, che oggi vive di musica e di pittura, «organizza un ritrovo a Bologna fra i concorrenti di quell’edizione. E rivede Wouter, pescato su Facebook, che insegna musica e arte in una scuola olandese. È concertista, pianista, compone».
Per farla breve, questa volta "Tornado" e "Il pensatore" non hanno lasciato che la distanza l'avesse vinta sui sentimenti: dopo «un anno di delirio, mille telefonate, lettere, aerei», Alice ha deciso di fermarsi a vivere in Belgio con quello che è diventato il suo compagno d'arte oltre che di vita. Suo padre, scomparso a maggio, prima di morire le aveva detto «Prendi, vai, non sei un albero. Le radici le hai nel cuore, la fortuna è dove la trovi».
E niente, questa storia mi ha colpita talmente tanto che mi faceva piacere condividerla... <3

1 commento:

  1. Sembra che alcune storie in particolare, magari perchè ci investono direttamente, magari perchè riguardano due persone che sono nate in due luoghi non propriamente vicini ci colpiscono fino a faci immaginare che proprio casualmente tutto questo non sarebbe potuto accadere, magari ci piace accarezzare l'idea che un destino in fondo in fondo esista davvero, chissà! :)

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