Cominciamo con la trama in sintesi. All'indomani dell'ennesimo pasticcio combinato in campo sentimentale, il giovane Tim (Domhnall Gleeson) riceve dal padre (Bill Nighy) una rivelazione sconvolgente: tutti i maschi della famiglia sono in grado di viaggiare a ritroso nel tempo, sia pur a certe condizioni, per tentare di cambiare il modo in cui sono andate le cose prima di tornare nel presente. Il ragazzo sfrutterà questo dono per conquistare la dolce Mary (Rachel McAdams)... ma attenzione: si sa che i viaggi nel tempo sono sempre una questione abbastanza delicata!Trovo che, a dispetto dello spunto fantascientifico, tra i film diretti e/o sceneggiati da Richard Curtis questo sia il più realistico ed autentico nel rappresentare i sentimenti umani. Mentre lo guardavo, ho cominciato a fantasticare su quello che avrei potuto fare se avessi avuto lo stesso potere di Tim: nella prima parte pensavo più che altro a porre rimedio a piccoli pasticci e brutte figure che colleziono in quantità... ;-) ma, man mano che la storia andava avanti e si faceva più appassionante, ho ripensato a quei momenti in cui la mia vita avrebbe potuto prendere davvero tutta un'altra piega se avessi fatto scelte differenti, ed al fatto che, alla luce delle esperienze vissute, oggi mi comporterei in modo ben diverso. Solo che non ha molto senso arrovellarcisi più di tanto: quello che io sono oggi è il frutto di tutte le situazioni che ho vissuto finora, ed è da qui che posso e debbo partire per cercare di costruire un'esistenza il più possibile piena e soddisfacente, senza lasciarmi schiacciare dai rimpianti e senza guardarmi indietro, se non per evitare di ripetere gli stessi errori già commessi. Certo, sarebbe stato meglio se avessi cominciato a portare la mia vita sul binario giusto un paio di decenni fa... ma non è mai troppo tardi per aggiustare le cose! :-)
Provo a riassumere la lezione che ho imparato dalle vicende di Tim: sarebbe bello poter rivivere una seconda volta certi momenti cruciali per affrontarli senza quella tensione che ci impedisce di apprezzarli appieno... ma, dal momento che nella realtà questo non è fattibile, l'unica cosa che possiamo cercare di fare è vivere ogni giorno, ogni momento della vita, godercelo come se fosse l'ultimo. Sembrerà banale... ma chissà, magari non lo è affatto.
Due parole sugli attori. Rachel McAdams, probabilmente la più famosa del cast, è stata una piacevole conferma. In effetti anche il protagonista maschile, l'irlandese Domhnall Gleeson, figlio d'arte (suo padre è Brendan Gleeson), aveva una faccia conosciuta... ma dov'è che l'ho già visto? Beh, non è che al cinema di personaggi dalla chioma fulva io ne veda così spesso... e lui faceva parte di una celebre famiglia cinematografica rossa di capelli: ha impersonato Bill Weasley negli ultimi due film della saga di Harry Potter, nella quale suo padre aveva il ruolo di Alastor "Malocchio" Moody. Infine, Bill Nighy ha partecipato a tutti e tre i film diretti da Richard Curtis, il quale è soprattutto sceneggiatore: Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill, i due capitoli della storia di Bridget Jones sono farina del suo sacco.
Una curiosità: benché il film sia ambientato in Inghilterra, per la precisione tra Londra e la Cornovaglia, c'è almeno un paio di strizzatine d'occhio al pubblico italiano. Non solo la sorella del protagonista guida una vecchia Fiat Panda, ma la colonna sonora di una delle scene clou è l'indimenticabile Il mondo, cantata da Jimmy Fontana... :-)
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