L'altro motivo me lo fornisce una notizia proveniente dal Friuli: la multinazionale che produce la popolare bevanda ha diffidato il comune di Aviano dall'utilizzo del marchio Fantalibro, scelto per denominare un'iniziativa culturale locale, in quanto tale nome richiamerebbe quello dell'aranciata Fanta, prodotta come è noto dalla Coca-Cola Company, con «grave rischio di confusione presso i consumatori». Il sindaco di Aviano Stefano Cont Bernard ha commentato con ironia «Fantascienza la posso dire? O fantapolitica?». E già, perché ovviamente nella fattispecie il prefisso fanta- rinvia alla parola fantasia, e non ha né probabilmente intende avere nulla a che fare con una qualche bibita! ;-)
La vicenda rievoca per molti versi quella del blog CocaColla.it, della quale mi occupai mesi fa, e che a quanto pare, malgrado la massiccia mobilitazione della Rete, non ha avuto un esito felice per il Davide della situazione: oggi come oggi l'URL
www.cocacolla.it
reindirizza al sito italiano della bevanda inventata dal farmacista statunitense John Pemberton. Speriamo che almeno in quest'ultimo caso il signor Coke desista...
è veramente assurdo.... pensa che ormai succede anche con la parola "face".... e non è difficile immaginare per colpa di chi...
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