Bottiglie di plastica, biberon, imballaggi vari sono sotto accusa, non da oggi, per la presenza di un composto organico il bisfenolo A (Bpa), che interferisce con il sistema endocrino (rischi di tumore al seno e alla prostata, disturbi neurologici). Ricordiamo, citando Paracelso, che e' la quantita' che fa il veleno e la dose giornaliera e' di 0,05 mg per ogni chilogrammo di peso corporeo. Il problema si presenta, in particolare, per i bambini, specialmente per i lattanti, che hanno un peso limitato e che assumono latte artificiale. Il consiglio e' quello di cambiare spesso il biberon e di non scaldare troppo il latte nel poppatoio (il calore favorisce la migrazione del Bpa dal contenitore al contenuto). Per gli adulti, che acquistano l'acqua in bottiglie di plastica, consigliamo di leggere la data entro la quale e' preferibile il consumo, che deve essere la piu' lontana possibile. Inoltre e' il caso di dare una occhiata alla collocazione delle bottiglie: se esposte alla luce e al calore e' bene non acquistarle. L'alternativa e' quella di bere acqua in bottiglie di vetro o di prenderla dal rubinetto di casa.
Dal sito ADUC Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori
lunedì 22 settembre 2008
Occhio alla plastica per alimenti?
Oggi ho ricevuto per posta elettronica un messaggio che metteva in guardia contro l'abitudine di bere acqua da bottiglie di plastica (PET) lasciate al sole, in quanto ciò aumenterebbe il rischio di cancro al seno. Vista la serietà dell'argomento, ero tentata di pubblicare il testo così com'era (la stessa cosa che feci per l'e-mail che avrebbe dovuto insegnare a riconoscere un attacco cardiaco), ma poi l'aspirante detective antibufala che c'è in me ha preso il sopravvento e, grazie a Google, ho ripescato un recente post di Paolo Attivissimo che non avevo ancora letto. Da esso risulta che la pericolosità del PET è sostanzialmente una bufala. Il discorso cambia se si parla di un altro tipo di plastica, il policarbonato, usato per realizzare vari prodotti per alimenti; tale materiale rilascia il BPA, o bisfenolo A, il cui possibile effetto cancerogeno è ancora in discussione presso la comunità scientifica. Il testo che ho ricevuto io è identico a quello postato da Paolo, con in più la seguente aggiunta che riguarda appunto il BPA.
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