Oggi comincia la primavera astronomica (da non confondere con la cosiddetta primavera meteorologica, che è iniziata il 1° marzo). Non si direbbe, visto il cielo plumbeo e le temperature in calo rispetto ai giorni scorsi; queste condizioni meteo dovrebbero protrarsi fino a Pasqua.
Nelle scorse settimane, con l'arrivo delle belle giornate, si è riproposto un fenomeno tipico di questa stagione: il ritorno delle biciclette sulle strade. Ora, io capisco che quando c'è il sole sia piacevole fare un giretto sulle due ruote: lo faccio anch'io... quando riesco a vincere la mia naturale pigrizia! Capisco pure che a Pescara le piste ciclabili non abbondano (per raggiungerne una da casa mia, devo pedalare parecchio). Ma perché molti ciclisti si ostinano ad andarsene a passeggio sulle strade più trafficate, sfidando l'inquinamento atmosferico e mostrando di ignorare le più elementari norme del codice della strada? (Sembrerà strano, ma non sono soltanto i guidatori di mezzi a motore a doverlo rispettare) Certi pare quasi che dicano: siete voi automobilisti che dovete fare attenzione, ché se mi investite sono cavoli vostri! Qualcuno potrà obiettare: ma loro non vanno solo a passeggio, avranno anche qualche commissione da fare... in fondo non tutti dispongono di un mezzo di trasporto alternativo! Già, ma allora perché nella stagione fredda i ciclisti in circolazione sono molti di meno? Forse fanno le scorte per l'inverno e si chiudono in casa, per non dover affrontare il gelo?
Sono proprio una brontolona, neh?
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