Da ieri non è più possibile rendere pubblici i risultati dei sondaggi a tema politico-elettorale. Temo che questo potrebbe tradursi in uno svantaggio per il PD: se la sua tendenza a recuperare consensi proseguirà, ciò non potrà essere documentato. Ma pazienza... le crisi di astinenza demoscopica lasciamole a chi i sondaggi li usava a mo' di pane quotidiano!
Ci ho messo quasi due anni, ma finalmente ho capito perché alle elezioni del 2006 l'Unione ha ottenuto un significativo vantaggio alla Camera ma non al Senato: il premio di maggioranza, che alla Camera si assegna su base nazionale, al Senato si determina su base regionale. A questo punto mi tocca dare ragione a Calderoli: la legge elettorale che ha scritto è davvero una porcata! (e non solo per questo... dell'impossibilità di esprimere preferenze per i candidati ne vogliamo parlare?)
Gli ultimi sondaggi che sono stati resi noti paventano il rischio che anche quest'anno possa verificarsi un pareggio al Senato. Sarebbe una bella fregatura per chi non ha accettato di sostenere un governo di transizione che potesse riformare la legge elettorale... Qualora il pareggio dovesse diventare una realtà, spero proprio che si faccia subito la riforma per poi tornare al più presto alle urne. L'attuale situazione politica, ben diversa dal vecchio bipolarismo, sembra essere particolarmente sfavorevole alla stabilità del prossimo governo... Ma da questi qua mi aspetto qualsiasi gioco di prestigio dopo le elezioni, pur di restare incollati alla poltrona!
Nel frattempo Berlusconi ha annunciato che, quando (e non se) andrà al governo, uno dei primi provvedimenti che prenderà sarà l'abolizione della par condicio. Si tratta di una priorità, certo... ma di sicuro non per il Paese!
Anch'io l'avevo sentito al tg (nello stesso servizio delle "donne") e avevo pensato che il paese non sente questa necessità come assoluta priorità . Ma se lui ne è convinto, faccia pure...
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