- Il fatto che molte canzoni siano all'insegna dell'impegno civile, secondo me, dipende soprattutto dalla constatazione che lo scorso anno abbiano vinto due cantanti che proponevano canzoni impegnate: tra i big Simone Cristicchi con la toccante Ti regalerò una rosa dedicata ai malati mentali, e tra i giovani Fabrizio Moro con Pensa sulla mafia (che non mi ha entusiasmato un granché... forse perché il cantante ha dichiarato di aver preso coscienza del problema soltanto dopo aver visto la fiction su Paolo Borsellino). Gli autori e gli stessi organizzatori si saranno detti: se occuparsi di temi non banali paga, perché non dovremmo adeguarci?
- Se non tutti i brani in gara rispettano il classico cliché sanremese della canzone d'amore, a mio modesto parere, ben venga. Il mondo dei sentimenti è stato esplorato così a fondo dagli artisti che oggigiorno è davvero arduo affrontarlo in un modo che non suoni già sentito o stucchevole. Inoltre... io la Tatangelo non la reggo ma, se è vero che propone un brano contro le discriminazioni, sperando che non lo faccia con il solo scopo di arruffianarsi il pubblico, potrà soltanto guadagnare punti nella mia stima.
- Per quanto riguarda le idee politiche dei cantanti, non è certo un mistero che la maggior parte degli artisti dello spettacolo sia di sinistra: anche il direttore di TV Sorrisi e Canzoni Umberto Brindani l'ha ammesso tempo fa.
- A proposito dell'esclusione di due artisti non allineati... per quanto riguarda Povia, vi dirò che a me la canzone con cui vinse due anni fa non dispiaceva affatto; ma, dopo aver sentito che lo sfottevano a destra e a manca, mi sono chiesta come abbia fatto a prendere tutti quei voti! E l'ultimo successo discografico di Baccini, a quando risale? Se non sbaglio, la sua più recente esperienza mediatica di un certo rilievo è stata la partecipazione al reality show Music Farm. Ricordate l'innamoramento non corrisposto per Dolcenera, e l'espulsione per aver bestemmiato in diretta?
mercoledì 9 gennaio 2008
Questa si chiama dietrologia!
Il Secolo d'Italia, quotidiano di Alleanza Nazionale, ha criticato la scelta dei big che parteciperanno al prossimo Festival di Sanremo: quasi tutti dichiaratamente di sinistra, recita l'articolo... e pure quelli che non lo sono hanno pensato bene di trattare «tematiche dal sapore prodian-progressista», per non rischiare di essere scartati a priori. Ecco alcune obiezioni che ho da fare al riguardo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento