Può darsi che tu non ci abbia ancora fatto caso, ma i gelati confezionati che si comprano al bar o al supermercato tendono a diventare sempre più piccoli... e qualcosa di analogo sta avvenendo per le categorie di prodotti più disparate. Magari il prezzo rimane lo stesso o quasi, ma con la quantità che si riduce la fregatura è in agguato: è questa la cosiddetta sgrammatura o shrinkflation, macedonia delle parole inglesi shrink ("restringere") e inflation ("inflazione"). Ne ha parlato Will Media in un recente post su Facebook.
L'inflazione è in calo dal 10% dell'anno scorso al 5% di quest'anno. Tuttavia, è ancora visibile in molti casi, uno tra tutti i gelati.
Il prezzo dei gelati da bar è in aumento da anni, ma l'inflazione degli ultimi mesi ha reso l'aumento di prezzo ancora più visibile. I formati standard sono passati da un costo di 90 centesimi a pezzo nel 2001, a quasi 3 euro nel 2023.
Non è tutto, oltre all'aumento di prezzo, la quantità di gelato è diminuita da circa 85 grammi a 70 grammi. Quando ciò accade, si parla di shrinkflation, che è un modo con cui l'aumento dei prezzi si rende meno evidente dato che per la stessa quantità dovremmo pagare ancora di più.
Solitamente, ad esempio con i pacchi di pasta o di biscotti, il prezzo è lo stesso ma la quantità si riduce. Così al consumatore sembra di comprare lo stesso prodotto allo stesso prezzo, ma in realtà ne sta acquistando molto meno.
Nel caso dei gelati invece, non solo la quantità è diminuita, ma anche il prezzo è aumentato. Come mai ciò accade? Ci sono diversi motivi: innanzitutto sono cambiate le nostre abitudini di consumo e la disponibilità a pagare per alcuni prodotti, come ad esempio i gelati al bar della spiaggia, si è alzata.
D'altra parte, anche la distribuzione dei costi di produttori e venditori è cambiata e la necessità di recuperare le perdite registrate su altri fronti si manifesta con l'aumento dei prezzi di prodotti la cui domanda è stabile.
In più, l'aumento dei costi delle materie prime e dei trasporti ha contribuito all'aumento dei costi di produzione, che quindi fanno alzare il prezzo del bene finale.
Insomma, forse è arrivato il momento di trovare un sostituto al gelato o cominciare a produrlo a casa nostra 😅
La questione era già stata trattata quasi un anno fa da Altroconsumo, la più grande associazione italiana di consumatori, su Instagram.
🔎 Se sugli scaffali dei supermercati le confezioni ti sembrano sempre più piccole, il problema potrebbe non essere legato alla tua vista 🤓. Il motivo è da ricercare in un fenomeno a cui si assiste da anni chiamato shrinkflation (detto anche sgrammatura). Di cosa si tratta?
🛍️ Adottando questa strategia, i produttori riescono a ridurre la quantità di prodotto all'interno delle confezioni, spesso anche di pochi grammi, mantenendo però il prezzo di vendita sostanzialmente invariato.
🛍️ In altri casi, invece, il prezzo della confezione subisce, seppur in misura limitata, un aumento a fronte della riduzione del suo contenuto (in questo modo aumenta, di conseguenza, il prezzo al kg o al litro).
🛍️ È uno stratagemma che viene utilizzato per aumentare i prezzi dei prodotti alimentari, per l'igiene personale e della casa in maniera poco trasparente, senza che un consumatore poco attento se ne accorga.
Nella gallery sono mostrati alcuni esempi, probabilmente non più così aggiornati. Scommetto che, se finora non te n'eri accorto, d'ora in poi presterai attenzione a questo fatto nel formulare le tue scelte d'acquisto...
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