Ieri sera l'Inter ha perso la finale di Champions League contro il Manchester City, al termine di una gara molto più equilibrata del previsto. Oggi sui social buona parte dei miei contatti interisti si lamentava degli sfottò subiti dagli appartenenti alle tifoserie avversarie, in particolare dagli juventini che, dopo l'eliminazione della squadra nella fase a gironi della Champions e il ripescaggio in Europa League, erano stati sconfitti in semifinale dal Siviglia. Parecchi hanno sottolineato che la Juventus ha fatto i complimenti su Twitter al Manchester City per la vittoria della Champions League, come li aveva fatti al Siviglia, che pure l'aveva sconfitta in semifinale, per la vittoria dell'Europa League (contro la Roma) e al West Ham per la vittoria della Conference League (contro la Fiorentina). A costoro vorrei replicare che, scorrendo i vecchi tweet della Vecchia Signora, ho trovato anche le congratulazioni al Milan per la vittoria della Serie A 2021/22, e i complimenti all'Inter per la vittoria della Supercoppa Frecciarossa (ho scoperto per l'occasione che la Supercoppa italiana 2021 si chiamava così) peraltro contro gli stessi juventini. Quindi mi sembra pretestuoso accusare la Juve di scarsa sportività per il tweet di ieri sera. Va detto che la "mia" squadra – ho ereditato questa passione da mio nonno quando ero bambina, anche se sono anni che me ne disinteresso abbastanza – avrebbe pure le sue ragioni per avercela coi suoi avversari nel campionato italiano: è probabilmente la squadra con il maggior numero di tifosi in Italia, ma gran parte di quelli che non la tifano la odiano senza riserve, e non si fanno scrupoli a mostrarsi compiaciuti per ogni suo passo falso, dalle sconfitte alla penalizzazione di 10 punti che nella prossima stagione relegherà i bianconeri in Conference League.
Ieri sera @insopportabile ha pubblicato un tweet che trovo da incorniciare (vista la coincidenza temporale ho dato per scontato che si riferisse alla finale di Champions, anche se è applicabile a un'infinità di altre situazioni).
Non capirò mai chi gode delle disgrazie altrui, anche se gli altrui hanno goduto delle nostre. Essere superiori, non abbassarsi mai al livello mediocre, questo ho sempre praticato.
E sto molto bene comunque, devo dire.
In effetti, quando ieri sera sono rientrata dal ristorante dove avevo cenato – e dove per fortuna non c'erano televisori a creare disturbo, uno dei pochi aspetti positivi di un'esperienza da non ripetere – e accendendo il televisore della cucina ho notato che il Manchester City era passato in vantaggio, non ho esultato. Non posso dire di essere rimasta delusa, perché c'era da aspettarselo, ma un po' mi è dispiaciuto.
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