lunedì 7 marzo 2022

Gli (ex) amici di Putin

Dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, pure i leader politici nostrani che fino a un paio di settimane fa osannavano Vladimir Putin si sono affrettati a voltargli le spalle, adeguandosi alla condanna quasi unanime – devo dire "quasi" perché a quanto pare c'è qualcuno, come parecchi no-vax e un po' di iscritti all'ANPI, che lo difende – dell'opinione pubblica.

Ma la Rete non dimentica. Ho visto condiviso sui social lo screenshot di un tweet di Matteo Salvini il quale nel 2016 non esitava ad dipingere il leader russo come una sorta di baluardo della pace mondiale, accostandolo a due "personcine ammodo" del calibro di Marine Le Pen e Donald Trump.

Il tweet originale non sono riuscita a trovarlo – strano, dal momento che il segretario leghista i contenuti in qualche modo compromettenti di solito non li cancella, tanto i suoi elettori non sembrano comunque dare peso a certe cose – ma non stento a credere che sia autentico, vista la pletora di tweet a favore di Putin che si trovano spulciando il suo profilo.

A proposito di Marine Le Pen, l'altro giorno il segretario PD Enrico Letta l'ha, come si suol dire, "asfaltata" su France 2 dicendole in perfetto francese

I suoi amici erano Trump che ha finito il suo mandato con l'assalto a Capitol Hill e Putin che sta massacrando il popolo ucraino. Tra i suoi nemici c'era invece la Commissione europea.

Dagospia ha riassunto la situazione con l'eloquente titolo letta, pavido in italia, cazzuto in francia. Severo ma giusto. ;-)

1 commento:

  1. Cavolo, sono rimasto piacevolmente sorpreso da Letta. Francese impeccabile a parte, ha "distrutto" la Le Pen con argomentazione molto solide e difficilmente confutabili. Altra cosa interessante: la correttezza del dibattito. Letta ha parlato senza quasi mai essere interrotto dalla Le Pen. Il filmato, ovviamente, non mostra i suoi interventi, ma conoscendo l'educazione e la signorilità dell'ex presidente del Consiglio sono sicurissimo che neppure lui l'abbia mai interrotta. Diciamo che la moderatrice, li, aveva più funzione di presenza che di utilità. Penso ai talk show nostrani e... vabbe', lasciamo stare, va'.

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