Questi spunti mi danno da pensare sul fatto che in fondo siamo tutti, chi più chi meno, in qualche misura biased, ovvero non obiettivi, influenzati dai pregiudizi, anche se non ci piace ammetterlo...
- Troppe informazioni
Quindi nota soltanto...
- cambiamenti
- stranezze
- ripetizioni
- conferme
- Significato insufficiente
Quindi riempi gli spazi con...
- schemi
- informazioni generiche
- beneficio del dubbio
- problemi più semplici
- la nostra mentalità attuale
- Tempo non sufficiente
Quindi supponi...
- che abbiamo ragione
- che possiamo farlo
- che la cosa più vicina è la migliore
- che bisogna finire ciò che si è iniziato
- che le opzioni vanno tenute aperte
- che più facile è, meglio è
- Memoria insufficiente
Quindi risparmia spazio...
- modificando i ricordi verso il basso
- generalizzando
- tenendo un esempio
- usando la memoria esterna
martedì 29 ottobre 2019
Siamo tutti un po' di parte
Oggi mi è capitato di leggere una pagina Wikipedia piuttosto interessante, dedicata al bias di conferma, che in psicologia indica un fenomeno cognitivo umano per il quale le persone tendono a muoversi entro un ambito delimitato dalle loro convinzioni acquisite; in parole povere a ricercare, selezionare e interpretare informazioni in modo da porre maggiore attenzione su quelle che confermano le proprie convinzioni o ipotesi, e viceversa, ignorare o sminuire informazioni che le contraddicono. Mi è venuto spontaneo ricollegare questo concetto all'immagine qui sotto, tratta da Why Are We Yelling? (Perché stiamo urlando?) di Buster Benson: Cognitive bias cheat sheet (Bigino sui bias cognitivi), con sottotitolo "perché pensare è difficile". (In effetti il bias di conferma è un tipo particolare di bias cognitivo)
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