venerdì 4 ottobre 2019

Si fa presto a dire AAAAAWWW...

Ieri un mio contatto ha condiviso sulla sua bacheca il video qua sotto, accompagnato dalla scritta «Un piccolo ghiro che russa».


Tra i commenti al post originale, quasi tutti della serie «AAAAAWWW che cariiinooooo!!!», ne è arrivato uno che ha riportato tutti quanti – o perlomeno quelli che lo hanno letto – alla realtà. Eccolo qui di seguito.
[Quello non è un ghiro, ma] un moscardino (Muscardinus avellanarius) [con l'occasione ho scoperto che i moscardini non sono solo molluschi, NdC] recuperato all'interno di un garage. È ancora piccolo, quindi non sarebbe in grado di procacciarsi il cibo, crearsi una tana e superare l'inverno da solo.
I moscardini infatti, così come ricci, ghiri etc. vanno in letargo. Il letargo è uno stato di quiescenza metabolica: la pressione sanguigna cala, il ritmo cardiaco si riduce, la respirazione diventa irregolare e molto lenta e la temperatura corporea si abbassa fino quasi al congelamento. L'animale in letargo digiuna durante tutto il periodo di sonno e sopravvive bruciando lentamente il grasso accumulato in precedenza.
Disturbare un animale in letargo è estremamente pericoloso per la sua vita e può portare alla morte dell'animale. Il riscaldamento, come può avvenire prendendolo in mano, determina un cambiamento repentino della temperatura e il corpo non riesce subito ad adattarsi. Ne deriva la dispnea, una difficoltà respiratoria.
In questo video, ormai virale, si assiste esattamente a quello sopra descritto: un moscardino (non un ghiro!) viene disturbato nel suo letargo e il calore improvviso della mano dell'uomo determina un mancato riadattamento del corpicino alla temperatura. Quello che si sente è l'affanno respiratorio, non il russamento. Probabilmente questa bestiolina è stata condannata.
Come Associazione ribadiamo l'importanza di NON TOCCARE né DISTURBARE gli animali selvatici, che hanno dei comportamenti totalmente diversi dai nostri, e, in caso di dubbio di animale malato o ferito, rivolgersi alle associazioni competenti, che potranno guidarvi su cosa fare. :)
Altre info:
Concludo condividendo il link a un articolo dedicato a come salvaguardare un'altra specie animale "taaanto caruccia", i ricci, e la relativa infografica.

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