sabato 26 ottobre 2019

Con gli occhi di un bambino

Ieri una mia "facciamica" ha condiviso l'immagine qui sotto, della quale son voluta risalire alla fonte: si tratta del commento lasciato da una certa KateP nel 2012 a un articolo del Guardian su un fumetto che mostrava un matrimonio gay, e sulle minacce di boicottaggio che ne sono scaturite.


Ecco la traduzione.
Sono stata costretta a spiegare l'omosessualità ai miei figli (3 e 4 anni) perché il loro zio è gay. Questa esperienza incredibilmente difficile e traumatica è andata come segue:
Figlio: Perché zio Bob va dappertutto con Pete?
Io: Perché sono innamorati, proprio come lo sono la mamma e il papà.
Figlio: Oh. Posso avere un biscotto?
Siamo tutti traumatizzati a vita. Traumatizzati, te lo dico io.
Mi è venuto spontaneo ricollegare questo piccolo ma assai significativo aneddoto a un monologo di Claudio Bisio intitolato I bambini sono di sinistra, che cita nientepopodimenoché quel "comunistone" di Gianni Rodari. Qui di omosessualità non si parla, ma ad esempio la frase sui compagni d'asilo dalle nazionalità più disparate rispecchia lo stesso identico atteggiamento puro e incontaminato dei bambini piccoli nei confronti delle cose che a loro sembrano (perché lo sono) normali... poi purtroppo col tempo i pargoli finiscono con l'assimilare i pregiudizi che i "grandi" con cui sono a contatto trasmettono loro.
I bambini sono di sinistra. Di sinistra, sì, nessun dubbio. Non soltanto per via dei pugnetti stretti in segno di precoce protesta.
I bambini sono di sinistra perché amano senza preconcetti, senza distinzioni.
Sono di sinistra perché si fanno fregare quasi sempre. Ti guardano, cacci delle balle vergognose e loro le bevono, tutti contenti. Sorridono, si fidano. Bicamerale! Sì, dai!
I bambini sono di sinistra perché stanno insieme, fanno insieme, litigano insieme. Insieme, però.
I bambini sono di sinistra perché se gli spieghi cos’è la destra piangono.
I bambini sono di sinistra perché se gli spieghi cos’è la sinistra piangono lo stesso, ma un po’ meno.
I bambini sono di sinistra perché a loro non serve il superfluo.
Sono di sinistra perché le scarpe sono scarpe, anche se prima o poi delle belle Nike o Adidas o Puma, o Reebok, o Superga gliele compreremo. Noi siamo no-logo, ma di marca!
I bambini sono di sinistra malgrado l’ora di religione obbligatoria.
I bambini sono di sinistra grazie all’ora di religione obbligatoria.
I bambini sono di sinistra perché comunque, qualsiasi cosa tu gli dica che assomiglia vagamente a un ordine, fanno resistenza. Ora e sempre.
I bambini sono di sinistra perché occupano tutti gli spazi della nostra vita.
I bambini sono di sinistra perché fanno i girotondi da tempi non sospetti.
I bambini sono di sinistra perché vanno all’asilo con bambini africani, cinesi o boliviani e quando il papà dice: “Vedi, quello lì è africano” lo guardano come si guarda una notizia senza significato.
I bambini sono di sinistra perché quando si commuovono piangono, mentre noi adulti teniamo duro, non si sa bene perché.
I bambini sono di sinistra perché se li critichiamo si offendono. Ma se li giudichiamo non invocano il legittimo sospetto e se li condanniamo aspettano sereni l’indulto che prima o poi arriva: la mamma, Ciampi, il Papa.
“Papà posso vedere la cassetta?”. Chi l’ha detto? “Il Papa”.
I bambini sono di sinistra perché si fanno un’idea del mondo che nulla ha a che fare con le regole del mondo.
I bambini sono di sinistra perché se gli metti lì un maglioncino rosso e un maglioncino nero scelgono il rosso salvo turbe gravi, daltonismo o suggerimento di chi fa il sondaggio.
I bambini sono di sinistra perché Babbo Natale somiglia a Carlo Marx.
Perché Cenerentola è di sinistra, perché Pocahontas è di sinistra, perché Robin Hood è di avanguardia operaia… fa gli espropri proletari.
I bambini sono di sinistra perché hanno orrore dell’orrore. Perché di fronte alla povertà, alla violenza, alla sofferenza soffrono.
I bambini sono di sinistra perché il casino è un bel casino e perché l’ordine non si sa cos’è.
I bambini sono di sinistra perché crescono e cambiano.
I bambini sono di sinistra perché tra Peter Pan e Che Guevara prima o poi troveranno un nesso.
I bambini di sinistra, se ce la fanno, conservano qualcosa per dopo. Per quando diventa più difficile, difficilissimo, ricordare di essere stati bambini.
Di sinistra, poi.
Il testo l'ho recuperato da un post che Claudio Bisio pubblicò qualche giorno dopo il Concertone del 1° maggio 2005; per l'occasione l'attore, che conduceva l'evento, interpretò quel brano, tratto dal suo omonimo spettacolo teatrale, e inesorabili arrivarono le polemiche.

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