lunedì 21 ottobre 2019

Il film dell'anno

Dal momento che quest'anno di film al cinema ne ho visti ben pochi, potrebbe sembrare quantomeno azzardato che io spenda per Joker (qui il trailer) un giudizio così categorico... ma spero che chiuderai un occhio, perché io l'ho trovato un autentico capolavoro! :-) Una sceneggiatura che delinea in maniera eccellente lo sviluppo del personaggio principale (anche se ho una perplessità riguardo al finale, come potrai leggere più avanti se non temi gli spoiler), un'interpretazione magistrale da parte di Joaquin Phoenix, una regia incredibilmente accurata in ogni singola inquadratura, il che è abbastanza sorprendente considerando che il regista Todd Phillips si è fatto conoscere per pellicole di ben altro spessore, come la trilogia di Una notte da leoni... insomma, quel che è certo è che di film così non se ne vedono mica tutti i giorni.
Poiché i pareri che avevo letto sui social al riguardo erano quasi unanimemente entusiastici, sono entrata in sala con delle aspettative elevatissime che temevo potessero rimanere deluse, ma così non è stato.
Come riassumerei la trama senza sbilanciarmi troppo...? Una vertiginosa caduta negli abissi della mente malata di un uomo irrimediabilmente segnato dalla vita.
Se hai già visto il film, oppure non intendi vederlo perché non ti interessa, oppure ancora non disdegni gli spoiler – un po' come me, che mi ero auto-spoilerata la trama su Wikipedia... e se non altro mi sono risparmiata un sacco di accidenti, a differenza della fanciulla che durante una delle scene più cruente se l'è svignata dalla sala venendo rincorsa dal suo ragazzo – prosegui pure nella lettura scorrendo la pagina un po' più in basso.












































Prima osservazione tendenzialmente "spoilerosa", anche se in effetti si riferisce a una scena che ha luogo ben prima dell'intervallo: è abbastanza inquietante come la sottoscritta si sia trovata a provare empatia per il protagonista anche nel momento in cui egli commetteva le azioni più truci. In particolare, la prima volta che Arthur ha estratto la pistola per uccidere, puntandola contro i tre yuppie che lo avevano aggredito in metropolitana, e ne ha fatti subito fuori due, mentre il terzo pur essendo ferito è riuscito a scendere dal vagone e ha tentato disperatamente di mettersi in salvo su per le scale, ho avuto l'impressione che Joker non lo inseguisse con sufficiente slancio. E mi sono sorpresa a pensare – vergognandomi subito dopo di me stessa – «Che fai, te lo lasci scappare così, quel bastardo?» (e dire che l'avevo pure letta, la trama).
Infine, parliamo del finale a cui accennavo sopra. Per quasi tutto il film Joker se l'è presa soltanto con persone che gli avevano fatto in qualche modo del male, ma ad esempio ha risparmiato l'ex collega Gary, che pure aveva appena assistito al brutale assassinio dell'altro ex collega (reo di aver messo Arthur nei guai prestandogli la pistola) e quindi avrebbe benissimo potuto denunciarlo, perché era l'unico ad averlo sempre trattato con gentilezza. E allora perché alla fine, come le impronte insanguinate che il protagonista lascia dietro di sé ad ogni passo fanno capire chiaramente, Arthur ha ammazzato la psichiatra la cui unica "colpa" era stata quella di chiedergli di raccontarle la barzelletta che l'aveva fatto tanto ridere? Mi è sembrato poco coerente con lo sviluppo del personaggio, che di per sé non sarebbe neanche malvagio in maniera gratuita, ma "semplicemente" non riesce a fare a meno di reagire in modo folle ai soprusi subìti.

3 commenti:

  1. Phoenix ha interpretato il personaggio superbamente dimostrando, ovviamente nei limiti di ciò che capisco io di recitazione, di essere un grande attore. Il film, superbo, mette sul piatto anche alcune cose su cui riflettere: il bisogno di avere un padre (uno dei fili conduttori del film è la ricerca, da parte di Arthur, del padre mai conosciuto) e i danni provocati dal lasciare abbandonate a se stesse persone con disagi mentali, togliendo loro supporto pubblico per mancanza di fondi. Attualissima questa cosa, direi.
    Insomma, da qualsiasi parte lo si guardi, un gran film.

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    1. Condivido in pieno ciò che hai scritto; in effetti erano alcune delle innumerevoli considerazioni che avrei voluto inserire nel post, ma se ci avessi messo tutto quello che mi veniva via via in mente chissà quando l'avrei terminato!?

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  2. Ciao Gwendalyne,
    Leggo ora questo tuo articolo arrivando dal collegamento nel tuo pezzo odierno: anch’io condivido il tuo giudizio positivo.
    Curiosamente io ho però notato e apprezzato particolari ancora diversi da tu e Andrea Sacchini…

    Non mi piace fare pubblicità al mio blog ma sono ancora più pigro e mi fa fatica riassumerne gli elementi essenziali della mia “recensione”. Per questo ti aggiungo direttamente il collegamento a quanto scrissi mesi fa…
    https://parole-sante.blogspot.com/2021/12/joker-e-renatino.html

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