lunedì 14 maggio 2018

Se non lo metti sui social godi solo a metà?

All'indomani della Festa della Mamma mi permetto di esprimere alcune considerazioni che ho evitato di esternare su Facebook, perché temevo che qualcuno dei miei contatti potesse risentirsi.
Ieri il numero uno dei social network pullulava di post di persone che dedicavano un pensiero alla propria genitrice; a non pochi di questi si addice l'immagine qui accanto, tratta da Commenti Memorabili... ;-) ma non sono mancati ricordi toccanti legati a madri che abitano oramai nell'aldilà. D'altra parte ci sono state anche molte mamme che hanno rivendicato con orgoglio il loro ruolo, condividendo tutta la felicità che ne deriva. Ora, magari sbaglio io... ma ho sempre pensato che nell'utilizzo dei social network fosse bene non sbandierare più di tanto, limitandosi a viverle nel privato, le proprie gioie sentimentali (per non ferire chi è "single per scelta altrui", oppure infelicemente accompagnato) o lavorative (per non amareggiare chi un impiego non ce l'ha, o se ce l'ha ne ricava ben poche soddisfazioni) o di altro tipo. Per non parlare dell'invidia, un sentimento che, a differenza di chi al contrario ci sguazza, non mi è mai piaciuto suscitare. Riguardo alla Festa della Mamma, non posso fare a meno di pensare a tutte le donne che...
  • un figlio lo vorrebbero, ma non hanno accanto la persona giusta
  • l'hanno incontrata, la persona giusta, ma troppo tardi
  • si trovano in una situazione economica che sconsiglia di mettere al mondo un figlio
  • hanno un impiego da tenersi stretto e non sanno a chi affidare la creatura
  • magari saprebbero pure a chi affidarla, ma pensano che «se fai un figlio per lasciarlo tutto il giorno coi nonni o con la baby sitter, allora cosa lo fai a fare?»
  • [ho lasciato per ultimo quello che mi sembra il caso più doloroso] non riescono a restare incinte o a portare a termine la gravidanza
Pure io rientro in questa casistica – pur astenendomi dallo specificare quale/i caso/i – e alla mia età di solito il famigerato orologio biologico rintocca già sonoramente... ma io cerco di non badargli, anche perché ho maturato da tempo la convinzione di non essere particolarmente portata per fare la mamma. Quella che era la mia parrucchiera, e anche un po' confidente, prima che mi trasferissi al Nord soleva dirmi che «fin dal primo momento in cui prendi in braccio il tuo bambino, ti viene tutto naturale»... ma chissà, forse non saprò mai se aveva ragione.

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