Oggi c'è stato il fatidico debutto delle targhe alterne a Pescara, la seconda manche è prevista per giovedì... e la sottoscritta, possedendo un'auto con targa dispari, si è subito dovuta adeguare. Stamattina sono arrivata al lavoro prima delle 9 per non incorrere nella fascia oraria "proibita", e oggi pomeriggio non volendo rinunciare al cinema – non soltanto perché oggi all'Arca il biglietto costa meno... È una questione di principio! ;-) – finito il film ho dovuto aspettare quasi un'ora prima di potermi rimettere al volante senza rischiare di cadere in contravvenzione: per ingannare l'attesa mi sono concessa pure una pizzetta che normalmente avrei evitato... attentato!!! ;-) (alla mia linea) Ma questo è niente: immagino che molti miei concittadini siano andati incontro a disagi ben più fastidiosi. Per che cosa, poi...?
Intendiamoci, in presenza di un servizio di trasporto pubblico che costituisca una valida alternativa all'uso dei mezzi privati – non mi pare sia questo il caso di Pescara – le targhe alterne potrebbero anche essere una buona idea, se solo non avessero già dimostrato la loro inefficacia... e prevedo che a Pescara gli esiti non saranno affatto esaltanti, a dispetto delle parole altisonanti del sindaco Marco Alessandrini: «Mi spiace per i disagi che l'ordinanza reca, ma la salute pubblica è uber alles, sopra tutto, perché riguarda la vita di ciascuno di noi. In queste settimane abbiamo visto sui giornali gli effetti dell'inquinamento che avvolge le città del pianeta: combattiamolo, ne vale la pena per un futuro migliore!». Spiegatemi voi a cosa può servire un totale di tredici misere ore settimanali di restrizione. Faccio la mia previsione su come andranno le cose: chi può si fa prestare un'auto con la targa "giusta", e tutti gli altri faranno in modo di spostare i loro spostamenti – chiedo venia per il bisticcio linguistico – al di fuori delle fasce orarie "tabù" (9:00-12:30 e 15:30-18:30), con il risultato che l'inquinamento dell'aria rimarrà pressoché inalterato.
Il sindaco ha affermato che l'ordinanza pubblicata sul sito del Comune – non sarebbe stato il caso di affiancare al documento scansionato una versione testuale più leggibile, con evidenziate le informazioni maggiormente rilevanti? – verrà ritirata non appena i valori delle polveri sottili torneranno a livelli non preoccupanti, ma così come stanno le cose mi sembra difficile che la situazione possa migliorare granché, e dovremo tenerci 'ste targhe alterne per chissà quanto tempo. A meno che non arrivi un bel diluvio purificatore, letteralmente... Su, tutti con me, facciamo la danza della pioggia! ;-)
Un altro motivo per cui il Comune potrebbe essere disincentivato a ritirare l'ordinanza è la ghiotta opportunità di far cassa comminando multe piuttosto salate ai trasgressori: gente che è impossibilitata a rispettare l'ordinanza, per qualche motivo ne era proprio all'oscuro oppure non ne ha compreso bene i termini. Se lo stesso sindaco stamattina ha fatto confusione, stamo in una bbótte de fèro...
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