domenica 2 febbraio 2014

È ora di smorzare i toni

Fra gli ospiti della puntata del talk show Le invasioni barbariche andata in onda venerdì sera c'è stato il deputato M5S Alessandro Di Battista. Io la sua intervista integrale non l'ho ancora guardata, ma sono curiosa di farlo, dal momento che su YouTube circolano video dai titoli contrastanti al riguardo: secondo questo Di Battista sarebbe stato fregato dalla conduttrice Daria Bignardi, mentre secondo quest'altro l'avrebbe addirittura zittita... con un'affermazione del tutto condivisibile ma non particolarmente originale, in effetti: «Nel nostro Stato una persona condannata non può fare il bidello. Però può legiferare, vedersi al di fuori del Parlamento e scrivere una legge elettorale: le sembra una cosa normale o sono semplicista?».
Dopodiché è stata la volta del giornalista e scrittore Corrado Augias, al quale la Bignardi ha subito chiesto un commento sull'intervento del giovane deputato e su quello che sta succedendo in Parlamento in questi giorni; Augias ha risposto rimarcando a sua volta la tendenza di Di Battista a semplificare i problemi e a ragionare per slogan, dopodiché ha dedicato parole ancora più dure a Beppe Grillo e a Gianroberto Casaleggio, rispettivamente leader carismatico e guru del MoVimento 5 Stelle (che poi qualcuno mi dovrà spiegare come mai la V di MoVimento si scrive maiuscola...).
Beh, nel corso della puntata un "grillino" si è premurato di pubblicare su Facebook la foto qui sotto, la quale mostra il libro di Corrado Augias I segreti d'Italia che brucia simbolicamente nel camino; il diretto interessato ha espresso in un tweet la sua pacata indignazione per l'accaduto.


Visto che il post originale su Facebook è "misteriosamente" scomparso (parlando sul serio, ci avrei scommesso che sarebbe stato cancellato), la foto l'ho presa dall'ottimo post scritto da Galatea al riguardo. Aggiungo che, come osservato da .mau. in un commento su FriendFeed, «bruciare un libro, ma anche 100, non è un problema. Fare la foto al libro che brucia non è neppure un grande problema. Postare in un luogo pubblico la foto, comprensiva di "spiegazione", un problema lo è». Inoltre, visto che non è certo fuori tema, ti segnalo anche quest'altro post di Galatea che allude ad altre condotte a dir poco discutibili dei "grillini".
Sì, perché il rogo del libro di Augias non è che l'ultimo in ordine di tempo di una sequela sconcertante di comportamenti messi in atto da esponenti ed attivisti del M5S: dalla riproposizione del "boia chi molla" di mussoliniana memoria all'epiteto, appunto, "boia" rivolto al presidente Napolitano, per arrivare agli inqualificabili insulti sessisti rivolti a deputate del PD (accusate di aver fatto carriera grazie a favori di natura sessuale) e alla presidente della Camera Laura Boldrini (è bastato che Grillo linkasse questo video su Facebook aggiungendo «Cosa succederebbe se ti trovassi la Boldrini in macchina?» per scatenare le fantasie più becere dei suoi sostenitori... e Alessandro Capriccioli gli domanda, o meglio si domanda: Beppe, non sei a disagio?). Pure il giornalista Andrea Scanzi, che non definirei di certo un nemico del M5S, ha evidenziato senza sconti tutti gli errori commessi in questi giorni dai pentastellati raccomandando loro di non farne più, se non vogliono giocarsi la fiducia di milioni di italiani. Il MoVimento 5 Stelle deve il suo successo al fatto di aver saputo interpretare il malcontento sempre più diffuso nella nostra società, di aver saputo parlare alla "pancia" degli italiani. Bene, è arrivato il momento di parlare alla testa, di usarla, la testa, e di smetterla di infiammare gli animi già fin troppo esasperati: ho paura che altrimenti potrebbe accadere qualcosa di irrimediabile, prima o poi...

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