sabato 31 agosto 2013

Mangiare (bene) in Maremma

Come avevo accennato, al mio diario di viaggio in Maremma sarebbe seguito un post interamente dedicato agli aspetti gastronomici della mia vacanza... i quali, considerando la qualità notoriamente elevata della cucina toscana, non sono affatto da sottovalutare! :-) Ed eccolo qua.
Il nome di ciascun locale linka alla relativa pagina su TripAdvisor, ed è seguito dall'indicazione del sito ufficiale qualora esista; i nomi delle varie portate, invece, linkano alle foto che ho diligentemente pubblicato su Instagram per comporre un foto-reportage mangereccio.
Il primo giorno, domenica, sono partita a metà mattinata e non ce l'avrei mai fatta ad arrivare a destinazione in tempo utile per pranzare; allora, non appena i morsi della fame hanno cominciato a farsi sentire, mi sono fermata al primo ristorante che ho adocchiato lungo la strada. Devo dire che mi è andata bene: la specialità del ristorante La Scintilla a Latera, a pochi chilometri in linea d'aria dal lago di Bolsena, è il pesce, e mi sono saziata con un bel piatto di tagliolini all'astice (peccato aver dovuto "litigare" con l'antipatico crostaceo per estrarne la polpa, accidenti!) e un goloso soufflé al cioccolato come dessert.
Per cena, dopo aver fatto il check-in al bed and breakfast Il Cantuccio, ho voluto provare uno dei ristoranti di Poggio Murella, che per il resto è una località abbastanza povera di attrattive se non per gli amanti della campagna e della quiete: la scelta è caduta sul Ristorante Il Capriccio (sito web), dove ho consumato un antipasto classico a base di salumi, formaggi e crostini e una tenerissima tagliata di manzo cotta proprio al punto giusto.
All'ora di pranzo di lunedì mi trovavo a Saturnia, e su consiglio del ragazzo che gestisce il B&B Il Cantuccio ho voluto provare il ristorante omonimo situato nella cittadina termale. Ho scelto crostini misti (e il titolare mi ha portato una quantità di pane tostato con cinque diversi tipi di salse una più sfiziosa dell'altra da spalmarci sopra), dopodiché sono stata piacevolmente impegnata con un piattone di pici all'agliata (vedi pici e agliata su Wikipedia).
Per cena, non volendomi allontanare da Poggio Murella, ho optato per un piatto non proprio tipicamente toscano: 'a pizza! :-) La pizza contadina che mi è stata servita alla Pizzeria Da Gigo e Licia era all'altezza delle migliori che io abbia mai mangiato.
Martedì, nel bel mezzo del mio tour di Pitigliano, sono riuscita quasi per miracolo a trovare un posto al Ristorante Cotto&Crudo (sito web), proprio di fronte al Palazzo Orsini. Per antipasto un tagliere medio (e meno male!, chissà com'era quello grande) con formaggi e salumi... e ho mangiato con particolare gusto le due fette di quella che presumo fosse finocchiona. Poi di primo tortelli al ragù toscano, perché qualcuno me li aveva indicati tra le specialità tipiche maremmane che non potevo tornare a casa senza aver provato. E in effetti...
Anche quella sera ho cenato a Poggio Murella, questa volta al ristorante Al Poggio da Adriano (sito web), che è provvisto anche di albergo. Per antipasto ho ordinato bruschette, e me le aspettavo miste, invece mi sono arrivate tutte e tre al pomodoro... ma vabbè, non mi potevo lamentare perché erano ottime. Dopodiché ho voluto provare un'altra specialità maremmana, l'acquacotta (vedi su Wikipedia)... ma forse avrei fatto meglio a ordinarla senza uovo, perché a me non piace a meno che non sia ben miscelato con altri ingredienti, comunque ho risolto il problema spappolandolo con il cucchiaio e mescolando. Questa volta c'è stato spazio anche per un dessert: gli irrinunciabili cantucci col vin santo.
Mercoledì all'ora di pranzo ero a Porto Santo Stefano... e cosa avrei potuto mangiare se non del buon pesce con vista mare? :-) La scelta è caduta su una bella frittura di calamari (senza gamberi, perché come ho già detto vado d'accordo con i crostacei solo se già sgusciati) con insalata mista, da Gerry's Food.
A cena, poiché ero erroneamente convinta di aver già visitato tutti i locali di Poggio Murella (e invece mi era sfuggita la Trattoria Il Vecchio Forno, che imperdonabile dimenticanza!!!), mi sono fermata presso il primo ristorante che ho incontrato dopo aver lasciato le Cascate del Mulino: Lo Scangeo. Che dire, il nome è tutto un programma: scangeo in vernacolo toscano significa confusione, e in effetti il servizio era un tantino approssimativo. Ma l'importante è che io abbia mangiato bene: pappardelle al cinghiale, verdure grigliate e una fiammeggiante crema catalana, la più squisita che abbia mai accarezzato le mie papille gustative.
Giovedì mattina sono partita, e per pranzo ho sostato all'autogrill Flaminia Ovest sull'autostrada A1. Davanti al pur gustoso Menu Perfetto con panino Nuovo Capri, non ho potuto fare a meno di pensare che nei giorni precedenti il mio palato aveva conosciuto soddisfazioni migliori... :-/
La foto che apre il post ritrae invece quello che, entrando per la prima volta nella camera che mi era stata riservata al B&B, ho trovato sul tavolino: una bottiglia di Morellino di Scansano (a proposito, a Scansano non ci sono stata... ma rimedierò in occasione del mio prossimo viaggio in Maremma!) e un barattolo di biscottini al cioccolato, cantucci, canestrelli, ecc. La prima me la sono bevuta (mi sembrava scortese lasciarla lì... ;-)) nel giro di quattro giorni (quattro bicchieri giusti giusti, conteneva), il secondo è stato la mia salvezza per placare gli inspiegabili attacchi di fame che mi coglievano nottetempo. Ma in effetti lo sapevo: più (e meglio) mangio, e più il mio stomaco diventa esigente. È un miracolo che io sia tornata a casa senza aver preso neanche un etto: evidentemente mi ha giovato il fatto di aver camminato più del solito, anche se non tanto quanto avrei voluto per via del caldo... ma quando ci tornerò, nella verde primavera o nel dorato autunno, sarà tutta un'altra cosa! :-)

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